Era da un po’ che non avevo
notizie dal gruppo dei “dissidenti” e quasi mi stavo preoccupando. Mi mancavano
in particolare le esternazioni del portavoce dei Fantastici Quattro, sempre
così puntuali e precise. E stamattina, sorpresa delle sorprese, meraviglia
delle meraviglie, eccolo qua, l’amico Mirko Giacobbi, come sempre a parlare sul
giornale per tutti e quattro (cinque, contando anche Basso? Secondo Giacobbi,
questi ha da fare altro in questo periodo. Ma mai dire mai) e a rendicontarci
circa il fatto che non stanno certo con le mani in mano, loro, anche se così
parrebbe.
Stanno lavorando sulle priorità
cittadine e, una volta stabilito quali siano, taneranno tutti gli altri che,
nel frattempo, si arrabattano in incontri pubblici, comunicati, iniziative di
vario genere. Del resto capire cosa sia necessario per Montegranaro potrebbe
sembrare lapalissiano ma, viste le dichiarazioni ultime di alcuni personaggi
impegnati in campagna elettorale, le priorità di Montegranaro tutto sono meno
che evidenti. Almeno per loro. Così fanno bene Giacobbi e i suoi sodali a
rifletterci su ancora un po’. Hai visto mai che venga loro qualche buona
illuminazione?
Non perde l’occasione, l’ex
assessore ai lavori pubblici della giunta Gismondi, per sparare ancora qualche
buona bordata all’amico ex sindaco, nella migliore tradizione dei fratelli
coltelli. Lo accusa, non senza ragioni, del fallimento del suo governo sulla
città. Peccato che, a questo fallimento, nonostante tutto l’impegno che i
Quattro Dellavemaria ci stanno mettendo per farcelo dimenticare, hanno
contribuito anche loro, e non poco.
È possibilista, Giacobbi, circa
la confluenza in altre liste piuttosto che farne una che vinca, sì, ma con una “maggioranza
risicata”. Anche se, va detto, ammesso che con quattro liste in lizza si potrà
vincere con pochissimi voti e si sarebbe, in questo caso, maggioranza di
governo e minoranza nella città, con la legge elettorale in vigore chi vince la
maggioranza ce l’ha. Punto. Ma il ragionamento fila ed è responsabile: invece
di fare tante liste si potrebbe trovare una convergenza e unirsi. Ma mi pongo
una domanda: dopo il cosiddetto tradimento, chi vuoi che si fidi di Bruto e dei
congiurati?
Fa bene Basso, alla fine, a
starsene a casetta sua a scrivere libri e a elucubrare teorie spaziali. Ma se
Montegranaro avrà bisogno di lui, vedrai che tornerà.
Luca Craia
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