Talvolta penso che a Montegranaro
siamo strani, che abbiamo un dna particolare o forse che i fumi del mastice per
scarpe che si propagano nell’aria ci facciano degli strani effetti. E la
stranezza è evidentissima in questa campagna elettorale incipiente che promette
davvero fuoco e fiamme. Già la presenza di cinque liste (fino ad ora, ma non
poniamo limiti al frazionamento) simboleggia come funzionino le teste qui al
paesello, ognuno a remare per la sua rotta, ognuna a zappare il suo orticello. E
poco conta che, così facendo, chiunque vincerà sarà minoritario. Facciamo due
conti: 9000 votanti circa, mettiamo un’astensione del 30%, così, per fare un’ipotesi,
rimangono in ballo 6.300 voti da ripartire per 5. Significa che per vincere
basterebbero 1300 voti, 1/8 circa dei votanti. Bel risultato!
Allora ecco i “Ribelli” (non
quelli di “Pugni Chiusi”, tutt’altri ribelli) che rompono gli indugi e ci
tranquillizzano sul fatto che ci sarà anche la loro lista. Ci sarà ma non per
dividere ulteriormente, anzi. Stanno contattando altri, come Giovanni Mariani,
che però preferisce fare la quinta lista nonostante, dice, abbia parlato con
Gianni Basso che lo ha invitato a collaborare. Strano, perché Giacobbi, invece,
afferma che Basso è irremovibile sul fatto di non partecipare. Ma una
telefonata a Mariani deve averla sprecata per favorire la lista dei Ribelli. Mah…
Intanto Gismondi muove le sue
pedine: dall’inarrestabile Lucentini che ha improvvisamente scoperto quanti
voti possa portare l’associazionismo, a inviti dal pulpito a non “criticare l’ex
sindaco”. Conta sull’effetto emotivo del tradimento che tarda a spegnersi,
conta sulla propria simpatia e sulla benevolenza che si è guadagnato nei
cittadini, conta anche su un certo numero di voti che potrebbero arrivare a
sorpresa da aree politiche non allineate ma che sembrano decisamente in
contrasto con i partiti di appartenenza, anche grazie, appunto, alle manovre
del suddetto Lucentini.
Quelli che in partenza sembravano
i più strani in questo momento sembrano i più concreti: la Lista Stranamore
presenta un bel candidato e parla di programmi, cosa al momento piuttosto unica
nel panorama cittadino. In attesa che scendano in campo i Pentastellati che, al
momento, danno scarsi segnali.
Luca Craia
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