domenica 26 gennaio 2014

La campagna elettorale più anomala della storia.



Talvolta penso che a Montegranaro siamo strani, che abbiamo un dna particolare o forse che i fumi del mastice per scarpe che si propagano nell’aria ci facciano degli strani effetti. E la stranezza è evidentissima in questa campagna elettorale incipiente che promette davvero fuoco e fiamme. Già la presenza di cinque liste (fino ad ora, ma non poniamo limiti al frazionamento) simboleggia come funzionino le teste qui al paesello, ognuno a remare per la sua rotta, ognuna a zappare il suo orticello. E poco conta che, così facendo, chiunque vincerà sarà minoritario. Facciamo due conti: 9000 votanti circa, mettiamo un’astensione del 30%, così, per fare un’ipotesi, rimangono in ballo 6.300 voti da ripartire per 5. Significa che per vincere basterebbero 1300 voti, 1/8 circa dei votanti. Bel risultato!
Allora ecco i “Ribelli” (non quelli di “Pugni Chiusi”, tutt’altri ribelli) che rompono gli indugi e ci tranquillizzano sul fatto che ci sarà anche la loro lista. Ci sarà ma non per dividere ulteriormente, anzi. Stanno contattando altri, come Giovanni Mariani, che però preferisce fare la quinta lista nonostante, dice, abbia parlato con Gianni Basso che lo ha invitato a collaborare. Strano, perché Giacobbi, invece, afferma che Basso è irremovibile sul fatto di non partecipare. Ma una telefonata a Mariani deve averla sprecata per favorire la lista dei Ribelli. Mah…
Intanto Gismondi muove le sue pedine: dall’inarrestabile Lucentini che ha improvvisamente scoperto quanti voti possa portare l’associazionismo, a inviti dal pulpito a non “criticare l’ex sindaco”. Conta sull’effetto emotivo del tradimento che tarda a spegnersi, conta sulla propria simpatia e sulla benevolenza che si è guadagnato nei cittadini, conta anche su un certo numero di voti che potrebbero arrivare a sorpresa da aree politiche non allineate ma che sembrano decisamente in contrasto con i partiti di appartenenza, anche grazie, appunto, alle manovre del suddetto Lucentini.
Quelli che in partenza sembravano i più strani in questo momento sembrano i più concreti: la Lista Stranamore presenta un bel candidato e parla di programmi, cosa al momento piuttosto unica nel panorama cittadino. In attesa che scendano in campo i Pentastellati che, al momento, danno scarsi segnali.


Luca Craia

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