Lo faccio ogni anno e ogni anno
cade nel vuoto. Quest’anno, però, gioco d’anticipo: ci sono le elezioni e
chissà che la sensibilità a certi temi sia, quantomeno temporaneamente,
maggiore. Riportare le grandi feste estive in paese sarebbe una delle chiavi
per ridare la vita a questa città morente, dove si dorme si mangia e si lavora
ma dove non si cerca svago, ricreazione, intrattenimento, incontro.
Come si sa, le feste delle grandi
organizzazioni - e mi riferisco nella fattispecie alla Festa dell’Unita, la Festa Tricolore e la Festa della Croce Gialla -
vengono ormai da anni organizzate nella zona cosiddetta (mi fa un po’ senso
scriverlo) “Villaggio dello Sport”. È chiaro che la zona si presta sia per gli
spazi utilizzabili sia per la possibilità di parcheggio. È anche vero che chi
organizza queste manifestazioni negli anni ha profuso impegno e speso soldi per
attrezzare adeguatamente l’area. Rimane, però, il fatto che il complesso
sportivo del quartiere La Croce
è distante oltremisura dal centro città. Considerando che le manifestazioni a
cui ci riferiamo richiamano centinaia di persone ogni sera per almeno una
settimana ognuna, aggiungiamo che, spalmate nell’arco di un’estate, occupano uno
spazio temporale rilevante, possiamo immaginare quali conseguenze positive
possa portare organizzare tali eventi in centro piuttosto che in un’area tanto
delocalizzata: tutta la gente che si reca alla festa girerebbe per il paese
portando benefici sia alla socialità dello stesso che alla sicurezza, senza
dimenticare le conseguenze sul piano economico per gli operatori commerciali.
Non dimentichiamo che l’abbandono
e la scarsa frequentazioni degli spazi cittadini sta portando all’impossessarsi
degli stessi da parte di personaggi poco raccomandabili che già da tempo
trovano ampio spazio sulle cronache. Rioccupare i nostri spazi cittadini
sradicherebbe questa forma di microcriminalità così preoccupante. Consideriamo
anche che a giugno si svolge il Festival di Veregra Street. Unito alle tre
feste di cui sopra porterebbe ad almeno quattro settimane di manifestazione
nell’arco dell’estate. Aggiungiamo un eventuale e auspicabile riconferma dei
fine settimana con isola pedonale in viale Gramsci ed ecco facilmente
vivacizzata tutta la stagione. Ci sono aree adatte allo scopo e penso anche e
soprattutto allo sfruttamento dell’ormai realizzata zona del Campo Boario la
quale, nonostante lo scempio compiuto, ora può essere quantomeno utilizzata positivamente
per queste iniziative. Riflettiamoci: abbiamo tempo.
Luca Craia
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