Comincia a delinearsi piuttosto
chiaramente quale sia la strategia adottata dal plurisindaco di Montegranaro
Gianni Basso per potersi candidare di nuovo in barba alle ripetute
dichiarazioni di non disponibilità. Le manovre di avvicinamento da parte dei “dissidenti”
nei confronti degli ex sodali in amministrazione hanno evidentemente lo scopo
di preparare il terreno alla discesa in campo del sindaco amante dello spazio
siderale, il Sidersindaco. Infatti, se coniughiamo il battibecco al vetriolo
tra Basso e Gismondi con i presunti sforzi di mediazione per ricompattare il
vecchio gruppo, risulta chiaro che si tratti di un progetto preciso che si basa
sull’impossibilità reale di riunirsi. Da ciò risulterà “obbligatorio” per il Sidersindaco
colmare il vuoto di leadership proponendo la sua e immolandosi ancora una volta
per la patria.
La conferenza stampa prevista per
sabato potrebbe chiarire molte cose, anche perché finora cosa vogliano fare i “dissidenti”
non ci è dato saperlo. Attendiamo quindi che ci diano nuove informazioni per
capire quale sia il loro progetto politico al di là di quello elettorale che,
invece, comincia ad essere ben chiaro. Nota stonata anticipata, come di
consueto, giunge dall’ex assessore all’ambiente Niccolò Venanzi che dice: “negli
ultimi cinque anni non si è fatto molto”. Sbagliato Venanzi: non si è fatto
praticamente niente, in particolar modo nell’assessorato da Lei diretto. Oltre
alla raccolta differenziata, che comunque era già stata programmata dalla
precedente amministrazione, non si è stati in grado nemmeno di elaborarne il regolamento
in maniera efficace, tanto che il paese è ancora invaso da sacchetti
abbandonati indiscriminatamente. Dobbiamo fare un bell’atto di fede per credere
che in futuro ci sia un maggiore impegno.
Luca Craia
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