Non era mai successo prima,
almeno che io mi ricordi nella mia ormai secolare carriere di rompiscatole, che
una petizione al Comune di Montegranaro, trovasse riscontro scritto. Ieri,
invece, quasi tutti i firmatari dell’ultima petizione in ordine cronologico,
presentata in merito alla situazione degli stabili oggetto di ordinanza di
messa in sicurezza, hanno ricevuto per posta una busta contenente il riscontro
alla stessa firmato dal responsabile del settore urbanistica Luciana
Sacripanti.
Nel riscontro si rassicurano i
cittadini che avevano mostrato preoccupazione per la suddetta problematica che
il Comune sta procedendo “con ordinanze e
diffide nei confronti di proprietari di edifici degradati” e che sta anche
segnalando il tutto a Prefettura e Procura della Repubblica. Si ammette, però,
che fin qui i risultati non sono esattamente esaltanti in quanto solo alcuni
proprietari hanno iniziato a provvedere al recupero delle loro proprietà mentre
altri hanno solo preso provvedimenti atti a limitare la pericolosità. Infine
altri ancora, nonostante tutti gli atti intrapresi, hanno ignorato il tutto.
Il punto nodale, però, è che l’Ufficio
Urbanistica “intende procedere,
compatibilmente con le risorse disponibili, alla messa in sicurezza di quelli
(gli stabili, ndr) pericolanti effettuando rivalsa delle spese nei confronti
dei rispettivi proprietari”. E questa, aggiungo io, è cosa buona e giusta. La
missiva si chiude con l’invito “a voler segnalare (…) eventuali pericoli per la
pubblica incolumità”.
È una presa di posizione
importante quella che si evince dalle parole dell’architetto Sacripanti, che in
qualche modo tranquillizza su una nuova presa di coscienza del problema e sulla
volontà di porvi rimedio. Discorrendo personalmente, poi, con la stessa abbiamo
avuto modo di confrontarci sulla questione e ho rimarcato come sia fondamentale
passare dal concetto di recupero del centro storico come costo al concetto di
investimento che deve diventare remunerativo in presenza di un progetto di
recupero di ampio respiro di cui ho ampliamente già parlato e del quale parlerò
ancora.
È inoltre apprezzabile, oltre
alla manifestata volontà di risolvere l’annosa questione che finalmente, dopo
anni di attività di sollecitazione e denuncia, sembra essere stata assimilata
da quasi tutte le forze politiche e sociali cittadine come una priorità, il
rispetto per il cittadino dimostrato dall’invio di questa missiva. Desidero
quindi ringraziare pubblicamente per questo l’architetto Sacripanti e il
Commissario Prefettizio dott. Ianieri.
Luca Craia
Il commissario sembra il sindaco ideale!!!
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