Non
è una campagna elettorale serena quella che si sta articolando a Montegranaro. Che
non lo sarebbe stata era chiaro fin da quando cadde la giunta Gismondi, perché era
evidente l’astio tra i due rami del centro-destra dopo il divorzio. Ad
amplificare l’aria avvelenata forse anche la presenza di tante liste che rende
particolarmente dura la competizione e, infine, le notizie nefaste sui
colossali debiti fuori bilancio che la prossima amministrazione dovrà
affrontare. Tutto questo innervosisce i contendenti, in particolare quelli
riconducibili alle ultime amministrazioni che, ricordiamolo, per quindici
lunghi anni sono state tutte targate centro-destra e non direttamente Gianni
Basso. È da qui, infatti, che i toni arrivano più accesi e le argomentazioni si
spostano dalla proposta all’attacco personale, con grave danno per la
dialettica democratica.
Fa
però rabbrividire quanto si legge tra le righe di un articolo apparso sul blog
del Movimento 5 Stelle montegranarese, secondo il quale le difficoltà da loro incontrate
nel compilare la lista elettorale sono imputabili anche ad una sorta di clima
intimidatorio, dove le persone non si espongono perché avrebbero “paura di ripercussioni”. Già questa atmosfera
è sentita da diversi candidati e certamente lo scontro democratico non ne trae
giovamento. La speranza è che si tratti più di una sensazione che di una
situazione reale, altrimenti vorrebbe dire che la nostra povera città sta
attraversando uno dei periodi più bui della sua storia.
Luca
Craia
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