La polemica sulla messa in
sicurezza del laghetto mi manda in bestia. Non perché chi la muove non abbia,
sostanzialmente, ragione. C’erano altri modi, senz’altro, per evitare che
qualcuno si possa far male, modi esteticamente più accettabili. Quello che mi
fa arrabbiare è che, a muovere la polemica, sia sempre la stessa gente che non
perde mai una singola occasione per creare difficoltà alla Proloco.
Ci sarà la festa delle
Associazioni, al laghetto del Torrione, il Primo Maggio, tra pochissimi giorni.
Festa organizzata dalla Proloco. La messa in sicurezza serve a propiziare l’evento
che, altrimenti, non avrebbe potuto avere luogo. Muovere un vespaio in questo
senso è un ulteriore tassello di quello che sembra un disegno per screditare l’operato
e l’esistenza della Proloco.
Ho sentito le stesse persone
dichiarare pubblicamente di non riconoscere il Direttivo dell’Associazione
principale della città perché eletto “in maniera non ortodossa”. La stessa
gente si è più volte sostituita, complice un assessore alla cultura a dir poco
compiacente, alla Proloco stessa per la gestione di eventi ai quali doveva
giocoforza presiedere quest’ultima. Guarda caso assessore ed ex presidente
della stessa associazione sono in lista insieme. E ancora si gioca a screditare
l’associazione delle associazioni. Qual è il fine? Mi pare di capirlo.
Ora però basta. Se si vuole
davvero il bene della città si taccia, si faccia un passo indietro. Un’associazione
è un’associazione, tra le altre. Faccia il suo, al meglio che può, ma non ci si
permetta di monopolizzare il panorama culturale e associativo cittadino, con l’aiuto
di politici e dirigenti comunali. La
Proloco è un bene di tutti, è indispensabile per la città, e
desideri di egemonia sono dannosissimi per il futuro dell’associazionismo e
della vita culturale di Montegranaro. Fatevela finita.
Luca Craia
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