CANOSA. PUGLIA. L’OSPEDALE CHE NON VUOLE MORIRE – di Anna Lisa Minutillo
Non ci si preoccupa mai e mai troppo della nostra
salute oppure di quella di chi ci circonda ,ci vediamo e ci sentiamo
invincibili,pieni di vita ,non pensiamo mai al fatto che un giorno potremmo
avere bisogno di cure e poi quel giorno arriva,avremmo anche le strutture
preposte a prendersi cura di noi ma di punto in bianco le cose che prima
apparivano semplici e lineari finiscono con il non essere così.
Mi sono occupata di malasanità cercando di
rendere noto e di far soffermare la vostra attenzione su una situazione
personale delicata un po’ di mesi fa,ora sono raggiunta da un moto di
agitazione perché come sempre si assiste quasi paralizzati a situazioni pesanti
che uccidono le speranze ,che tormentano l’animo ,che mi fanno comunque
vergognare di continuare a vivere in questo paese (volutamente scritto con la
lettera minuscola),un paese che può essere solo fiero di annoverare fra le sue
fila delle persone volenterose,attente,che ci stanno provando e ci provano da
un po’ a restare umane anche in un clima non semplice come quello in cui si
ritrovano a vivere,ma procediamo con ordine e leggiamo quest’altra
“bella”novità .
Parliamo dell’Ospedale di Canosa di Puglia una
struttura per cui si è investito una bella fetta di patrimonio fornendola di
reparti altamente attrezzati e specializzati che sono stati inaugurati da
rappresentanti politici di tutto rispetto ,che lo hanno preso a cuore e che si
sono impegnati affinchè potessero essere considerati un fiore all’occhiello
della Regione Puglia sia per specializzazione che per efficienza.
Sembra essere diventato uno dei migliori sport del
momento quello di costruire e distruggere ciò che con tanti sacrifici chi dal
basso ma in modo onesto e non subdolo opera nella quotidianità cercando di dare
sempre il meglio impegnandosi a svolgere il suo lavoro con dedizione e cura per
l’ammalato,ci si interroga e non si capisce bene a favore di chi,anche se
diventa inevitabile pensare a scelte lobbistiche,speculative e di elettorato.
A raccontare la storia di un bene che non si vuole
assolutamente voler veder morire è Primo De Mattei ,un nome di una persona
comune,di una persona che non può restare insensibile di fronte a tanta
superficialità,il nome di una persona che sa ancora cosa vuol dire tenere su
la testa ,il nome che potrebbe essere benissimo il mio non cambierebbe
nulla quando la vita non la si subisce ma la si vuole vivere e la si vuole
continuare a regalare anche alle altre persone.
Un racconto lucido,diretto a tratti accorato ma mai
disperato anzi fiero come la fierezza che spesso ritroviamo negli occhi di
tanti lavoratori che si vedono strappare la stabilità che fino a pochi instanti
prima si possedeva e in un battito di ciglia sembra quasi rivoltarsi contro,
così come sembra fare la stessa vita.
Non posso fare altro che descrivere la situazione di
questo ospedale partendo dalla fierezza di questo sguardo per ciò che esso era
riuscito a diventare grazie al lavoro di tante persone ed all’attenzione che
personalità come Vendola e l’assessore alla sanità Elena Gentile facente parte
della giunta di quest’ultimo nella Regione Puglia hanno fieramente
rappresentato per poi abbandonare questa struttura e questo personale
alle dimenticanze ed alle superficialità di cui ammalati e personale non
hanno di certo bisogno in questo momento.
HA partecipato all’inagurazione del punto nascita
Nicky Vendola e forse ora proprio per come si è posto nei riguardi di
questo evento e della sua terra sarebbe il caso di vederlo e di trovarlo
affianco alle persone e non sopra le parti .
Il personale e i cittadini si aspetterebbero da lui
una maggiore presa di coscienza che non si può di certo racchiudere in due
scarne battute così come fanno con loro Ernesto La Salvia chirurgo presso la
struttura oltre che sindaco di Canosa di Puglia che ha cercato e cerca di
appoggiare le lotte del personale attivamente ricoprendo un ruolo oltre che
professionale ,umano ed anche Francesco Ventola il presidente della
provincia BAT il quale ha cercato di portare il suo appoggio oltre che
morale anche fattivo presenziando alla manifestazione.
Ricordiamolo questo momento :
https://www.youtube.com/feature=player_embedded
Racconta Primo:si è partiti
parlando di una situazione di riordino ospedaliero per arrivare ad una
situazione catastrofica che giorno dopo giorno peggiora sempre più.
Si è deciso di lasciare aperte le
strutture di Barletta e Bisceglie e la sede di Andria che rimane
nell’entroterra penalizzando in questo modo tutte le persone che vivono in
altri paesi tipo Minervino e Spinazzola che avrebbero difficoltà anche solo a
raggiungere l’ospedale di Canosa figuriamoci quello di Andria collocato in
pieno centro ,con un passaggio a livello da superare e con le vie che lo
circondano che sono occupate settimanalmente dal mercato.
Cosa si nasconde dietro a queste
scelte?
Come si fa a giocare sempre sulla
pelle delle persone credendo di riuscire a giostrale e sentendosi dare dei
buffoni o dei pagliacci quando si cerca solo di far conoscere la verità?
Perché vengono toccate solo le
strutture che meno sono protette dall’appoggio di senatori e di
europarlamentari e di consiglieri regionali? Non dovrebbero essere loro a
mettere tutti i cittadini sullo stesso piano ed a prendersene cura,non fosse
altro che per il fatto che se si viene eletti è proprio grazie al voto che
regalano loro i cittadini?
La salute è una questione di
serie A e di serie B oppure dovrebbe essere un bene che abbiamo tutti e che
nessuno ha il diritto di toglierci e di privarci?
Queste sono le domande di Primo e
queste sono le risposte che in questo piano di riordino si sono visti
recapitare gli ammalati,il personale,i cittadini all’ospedale Civile di Canosa
di Puglia la situazione è questa:
Un’intera città è stata illusa della salvezza del
suo ospedale. In più riprese, da oltre un anno.
Il nuovo piano di riordino che prevede la
soppressione di molti posti letto.L’ospedale di Canosa passerebbe da 102 posti
letto a 52.
La situazione attuale è;
medicina
geriatria
cardiologia ( ancora per poco)
servizio di ginecologia
servizio di pediatria
4 posti di ortogeriatria(interventi sull’anziano
fratture e protesi)
e day surgery (interventi in giornata senza
degenza).
E questo è quanto si vorrebbe fare con il piano di
riordino attuato
CHIRURGIA SOPPRESSA
ORTOPEDIA SOPPRESSA
GERIATRIA E MEDICINA PERDEREBBERO IL PRIMARIATO PER
CUI DIVENTEREBBERO UNITà SEMPLICI E NON PIU COMPLESSE.
OSTETRICIA E GINECOLOGIA SOPPRESSE(NONOSTANTE
ABBIANO I NUMERI PER RIMANERE APERTI, IL PIU BASSO NUMERO DI CESARI IN PUGLIA E
OLTRE I 500 PARTI ANNUI)
PEDIATRIA SOPPRESSA
NEONATOLOGIA SOPPRESSA
CARDIOLOGIA SOPPRESSA
REPARTO DI RADIOLOGIA STESSO DISCORSO FATTO PER
GERIATRIA E MEDICINA
LABORATORIO ANALISI STESSO DISCORSO FATTO PER
GERIATRIA E MEDICINA.
tutto questo per rafforzare ospedali come Bisceglie,
Barletta e Andria che distano tra loro pochi km.
cosa che invece non può dire il territorio che
comprende Canosa Minervino Spinazzola, con la chiusura di quei reparti da
me elencati pocanzi andrebbero a
penalizzare fortemente queste popolazioni mettendo a
rischio I FAMOSI L.E.A ( livelli esistenziali di assistenza).
Come sempre quando si chiudono
attività non ci si può dimenticare dell’indotto ,del personale che opera
all’interno dell’Ospedale,mi dice Primo:in questo momento intanto che io sto
parlando con te e ti sto narrando la nostra situazione mi dicono che
all’interno dell’Ospedale è stato vietato al personale che fa parte della
manutenzione,delle pulizie,dei tecnici,degli elettricisti di intervenire in
caso di bisogno di questi servizi.Il loro compito gestito e svolto da anni
viene affidato a personale esterno che ne riceverà l’appalto quindi si terranno
delle persone in loco che si vedranno strappare il lavoro dalle mani,che
rappresenteranno un costo e che non potranno svolgere il loro lavoro ma solo
limitarsi a scaldare una sedia per tutto il giorno a discapito di chi
potrebbe ricevere la soluzione ai loro problemi in tempi brevissimi,oltre il
danno la beffa tanto per restare in tema di scelte coerenti ed operate per il
bene dei cittadini e dei lavoratori.
Nascono i disguidi,le persone si
lamentano e sono insoddisfatte fino a quando non si decide di abbandonare il
posto di lavoro per liberare dell’ ingombro della presenza in questo modo si
creeranno altre persone disperate che se non hanno un carattere forte
potrebbero commettere l’ennesimo omicidio di stato che ormai è all’ordine del
giorno e non scompone sicuramente le coscienze di chi una coscienza non ha.
Primo è un cittadino onesto che
non ci sta a vedere la sua terra senza aiuto,non ci sta a portare il peso delle
persone anziane lasciate in mano a soli quattro specialisti perché è
questo Il numero degli specialisti prevesti per questa zona gli
interventi non saranno più possibili .Ora bisogna percorrere almeno 25 km in auto per giungere in
ospedale in caso di gravi ferite da operare, quando ormai si è rimasti
dissanguati dopo rotture di acque di gestanti o profonde ferite di contadini.
Si legge e si pensa che non vi sia nulla di nuovo
che a chiudere ed a perdere eccellenze e collaborazioni ,posti di lavoro
e vite che si appiattiscono e soffrono non vi si possa porre rimedio,ma
le cose non stanno propriamente così.
Le persone comunque stanno prendendo coscienza
e stanno sollevando la testa e lo stanno facendo in vista delle prossime
elezioni.
Le persone si stanno organizzando non fanno più
finta di non vedere cosa gli ruota accanto,le persone stanno formando comitati
si stanno riunendo,stanno parlando fra loro si stanno confrontando per cercare
delle soluzioni,per riprendersi ciò che dovrebbe essere difeso per non lasciare
sempre tutto nel silenzio che troppo spesso viene scambiato per tacito assenso
ma non sempre è così.
Primo ha sfilato nella manifestazione che ha visto i
suoi concittadini agire,ha trovato il conforto delle amministrazioni locali
,regionali e comunali.
Primo non ha smesso di credere in ciò che basterebbe
poco per realizzare ,ha appoggiato il personale che ha occupato la struttura
per un mese e lo segue non lo lascia solo,comprende quanto c’è in
gioco,comprende quanto si debba non smettere di credere nei sogni e non si
limita a parlare cerca di essere laddove c’è bisogno di conforto e di
aiuto ,di appoggio,Primo nel suo silenzio ha deciso di raggiungere anche me ,ha
deciso di affidarsi a qualcuno che potesse dare voce alla sua voce e che non
può smettere di schierarsi al fianco delle persone che non si lasciano irretire
da quattro belle parole e mai manifestate con le azioni e questa cosa mi
spaventa,l’indifferenza con cui i nostri rappresentanti politici ci abbandonano
al nostro destino dimenticando che neanche quello è più nostro da che ci sono
loro…si decidono loro cosa devono toglierci,decidono quanto e come dobbiamo
soffrire,decidono per cosa e per mano di chi dobbiamo morire e decidono anche
che non possiamo avere la possibilità di curarci come vogliamo .
Sono sempre stata contro l’arroganza soprattutto
contro l’arroganza degli ignoranti e di persone che ignorano quanto sia
difficile vivere e riuscire a costruirsi una vita nonostante ciò che ne hanno
fatto delle nostre vite.
Sono sempre stata contro le ingiustizie ed i
soprusi,non ho mai avuto paura di dire come la penso,non ho mai avuto paura di
invitare le persone a leggere ed a documentarsi perché leggere consente alla
coscienza di formarsi e di elevarsi,di conoscere come è il giro del fumo e di
spazzarlo via questo fumo che vorrebbe impedire di vedere a chi invece ne ha
tutto il diritto.
Dovrebbe essere umano abbandonare nei corridoi
persone contagiose ? Dovrebbe essere umano avere un punto nascita per cui si
sono investiti oltre un milione di euro provvista di vasca per parto in acqua
li ferma a fare la muffa ? Dovrebbe essere umano abbassare la testa di fronte a
tutte queste lobby che ormai sono note ai più e che portano ricchezza sempre e
solo ai soliti noti?
Dovrebbe essere umano dimenticare quanto sia
difficile riuscire ad avere qualcosa che funzioni oggi in Italia ? Concludo
salutando Primo ed invitandolo a non perdere mai la speranza e la voglia di
lottare così come invito tutti coloro che hanno avuto la bontà di leggere fino
a qui a non abbassare la mia testa di fronte ai soprusi.
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