Sono stato sempre un convinto
sostenitore della necessità per le tante associazioni di Montegranaro di
collaborare tra loro per una serie di motivi, tra i quali la consequenziale migliore
offerta culturale e il sincronismo tra eventi che non si vadano più ad
accavallare. Oggi, alla luce di anni di brutte esperienze, ho cambiato idea e
dico che la collaborazione, per quanto auspicabile, allo stato attuale e con
certi personaggi che si occupano di associazionismo, non è possibile.
Ultimi accadimenti a suffragio di
quanto sto affermando: la Banda Omero
Ruggieri, della quale mi onoro di essere uno dei fondatori ma, sottolineo, non
più in carica nel direttivo avendone date le dimissioni lo scorso novembre, ha
organizzato per il giorno 7 giugno prossimo presso il Campo dei Tigli la
seconda Festa della Banda (la prima s’era svolta l’anno scorso nello stesso
periodo). Lo scopo della festa è di far conoscere e promuovere l’attività dei
nostri volenterosi ragazzi che stanno lavorando per dare una banda musicale
consona alla città di Montegranaro e, nello stesso tempo, siccome l’attività
dell’Associazione richiede un notevolissimo impegno economico che grava quasi
totalmente sulle tasche degli iscritti e dei genitori dei ragazzi, visto che il
Comune non ha tirato fuori un centesimo per sostenerla, la festa serve per
autofinanziarsi. Ci saranno esibizioni di cantanti come la nostra Matilde
Nicoziani e Monica Giorio di X-Factor nonché dei nostri giovani musicisti
facenti parte della Banda, e ci saranno stand gastronomici per restare fino a
tarda sera.
È un momento fondamentale,
quindi, per la vita e l’attività della Banda Omero Ruggieri che va considerata
un patrimonio di tutta la città e quindi sostenuta. E invece a Montegranaro che
succede? Succede che Città Vecchia organizza per la stessa sera una cena in
piazza. La Banda
ha comunicato l’evento alla Pro Loco e all’ufficio cultura del Comune già da
qualche mese, verificando e sincerandosi che non vi fossero altri eventi in
quella data. Invece ecco che ne spunta un altro, in concorrenza e a poca
distanza (in piazza Mazzini). Possibile che l’ufficio cultura non sia riuscito
a coordinare le due cose? Possibile che la Pro Loco non sia riuscita ad evitare l’accavallamento?
Cosa non ha funzionato? Pare che Città Vecchia abbia organizzato tutto senza
sentire nessuno, ma occupa il suolo pubblico. Il permesso deve essere venuto
dall’Ufficio Cultura. Come mai si è permessa questa sovrapposizione? Non era
possibile spostare l’evento di Città Vecchia? Magari alla settimana successiva?
Perché è evidente che l’informazione, se non l’organizzazione, di questa
manifestazione è arrivata dopo di quella della Banda.
Non basta. La festa della scuola
organizzata da G.O Genitori Oggi per sabato 17 maggio, forse per le tante
polemiche o forse per reali problemi logistici, viene rimandata. Indovinate a
quando? A venerdì 6 giugno, il giorno prima della festa della Banda. Ora
immaginiamo che genitori e parenti di ragazzi che partecipano alla Banda ma
vanno anche a scuola debbano scegliere o l’una o l’altra cena, difficilmente le
faranno entrambe. Quindi sono tre gli eventi uguali e con lo stesso target
accavallati in poco più di ventiquattro ore.
Questa è la collaborazione tra
associazioni. Questo è il rispetto tra associazioni. Questa è l’organizzazione
degli eventi a Montegranaro: una Pro Loco che cerca di coordinare ma che non ci
riesce per diversi motivi e un ufficio cultura che sembra distratto. In questo
caso a rimetterci sarà probabilmente la Banda.
Ma di questo passo non si va da nessuna parte. E in realtà, a
rimetterci, è Montegranaro.
Luca Craia
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