giovedì 22 maggio 2014

La campagna elettorale più brutta della storia. Il quinquennio più duro davanti.



Si conclude domani la campagna elettorale più brutta della storia di Montegranaro. Abbiamo assistito a uno scontro di livello bassissimo tra i candidati (a dire il vero tra alcuni più che tra altri), con scambi di battute velenose, accuse, scaricabarile, ricerche di responsabilità, dietrologia.  Abbiamo visto manifesti strappati, sentito denunce di intimidazioni, assistito a litigate e principi di rissa. Ma soprattutto abbiamo vissuto il nervosismo serpeggiante di chi vede nemici ovunque, di chi non tollera la critica, di chi rifiuta il confronto civile rifugiandosi nello scontro personale per palese mancanza di argomenti. E tutto questo a fronte di proposte, programmi, progetti a dir poco risibili, per la stragrande maggioranza, promesse elettorali che non tengono conto del disastro finanziario in cui versano le casse comunali e, soprattutto, delle reali e nuove priorità venute alla luce in questi ultimi tempi, ultimo ma primo il dissesto idrogeologico che sta interessando la scarpata di viale Gramsci e che si sta estendendo anche alla sottostante circonvallazione, per sanare il quale occorreranno risorse ingentissime che, ad oggi, non si sa da dove possano scaturire.
Domenica voteremo, intontiti dalla cattiva digestione della tante porchette, cene, rinfreschi, storditi dalla montagna di chiacchiere ascoltate, ipnotizzati da elementi decorativi che nulla porteranno al paese ma che conquisteranno senz’altro il voto di molti elettori superficiali. E lunedì in serata avremo il nostro nuovo sindaco, che governerà su mandato di pochi cittadini, che dovrà rappresentare l’intera città per cinque anni pur essendo espressione di una minoranza anche piuttosto esigua, salvo incredibili e imponderabili vittorie bulgare. Questo sindaco governerà con i numeri in consiglio comunale ma non con il consenso popolare che dovrebbe avere, complice anche una legge elettorale iniqua e stupida. Governerà su un paese che è sopraffatto dalle emergenze con una capacità di spesa quasi nulla. Governerà in un periodo storico in cui non si riesce a vedere un futuro certo. E ci sarà un’opposizione che rappresenterà, messa insieme, la maggioranza degli elettori. Un’opposizione che avrà la grande responsabilità di controllare come non è mai stato fatto prima. Perché Montegranaro ha bisogno prima di tutto di chiarezza, di onestà e correttezza, e di qualcuno che verifichi che queste qualità siano usate quotidianamente da chi ci governerà.
Abbiamo davanti un quinquennio molto difficile, a prescindere da chi uscirà vincente dalle urne. E Montegranaro non può permettersi ulteriori errori, ritardi, negligenze. Montegranaro ha bisogno di un Sindaco che governi, di assessori competenti e non messi lì perché hanno presso tanti voti o perché espressione di qualche forte sponsor della campagna elettorale. Montegranaro ha bisogno di un governo che la porti fuori da questa palude in cui è caduta, altrimenti se ne scivolerà lungo la collina insieme alla frana di dietro le mura.

Nessun commento:

Posta un commento