Ho trovato supponente,
presuntuoso e irritante il post pubblicato ieri sulla pagina Facebook degli
Amici della Musica di Montegranaro. Tale post ritraeva alcuni membri dell’associazione
in attività all’interno della Biblioteca Comunale ed era titolato “La Settimana della Cultura nel
luogo di competenza”. Dato che La Settimana della Cultura, l’evento a cui gli
Amici della Musica partecipano ma Arkeo no anche se l’ha ideato e progettato,
sostanzialmente l’ho creata io anche se poi, per criteri di opportunità e, se
vogliamo, con quel po’ di umiltà che manca a tanti “paladini della
cultura” nostrani, ne ho lasciato il coordinamento alla Pro Loco, mi sento
autorizzato a rimanere basito di fronte a tale affermazione.
Qual è il luogo di competenza
della cultura e, nella fattispecie, della Settimana della Cultura? La
biblioteca? Quella biblioteca che, quando proposi a marzo di estendere l’evento
alla provincia si tirò indietro? Non è la Pro
Loco l’organismo deputato a coordinare le iniziative di
questo tipo? La cultura è un bene di tutti, qui si vuol fare intendere che,
invece, appartiene a un’elite. Forse è per questo che a Montegranaro abbiamo
più associazioni che persone che vi militano. Forse è per questo che non si
riesce a coordinarle. Forse è per questo che la
Pro Loco non riesce a fare bene il proprio
lavoro.
Comunque qualcuno deve aver fatto
notare la gaffe, perché il post è stato opportunamente modificato: ora si legge
“La biblioteca è la prima casa della cultura”. Non sono
completamente d’accordo, visto che è UNA casa della cultura tra le altre, ma
siamo migliorati.
Luca Craia
Si legge?
RispondiEliminaCommento come Anonimo perchè non so come accidenti fare, ma sono Emanuele (Franceschetti).
RispondiEliminaLa frase ' cultura nel luogo di competenza' è mia, e mia è stata l'idea di pubblicarla. Quindi con nessun altri bisogna prendersela se non con me: era una provocazione bonaria ( o no? ), e tutto è andato come previsto.
Ti leggo da sempre, Luca, con interesse e (la maggior parte delle volte) attestazioni di stima da parte mia, ma spesso mi chiedo come tu abbia voglia e/o tempo di utillizzare ogni pretesto, ogni cavillo, ogni parola, ogni espressione, ogni situazione che non delinei la tua visione del mondo, come pretesto per un articolo. Ecco quanto scrivevo l'altro giorno: rivendicazioni, rivendicazioncine, provocazioni, politichese, fuffa. La foto ci ritrae mentre ri-leggevamo insieme Trilussa, nè tantomeno abbiamo confabulato sulla settimana della cultura. E' stato deciso un incontro con Oddo in 7 secondi e mezzo, poi ci siamo messi a chiacchierare e a dir cagate. Perchè la cultura, per me, si fa così: non ha bisogno di proclami, sigle, associazioni ,coordinamenti. Ci vuole così poco.. Con le tue qualità e il tuo spirito , io farei diversamente. Ma il mio era un parere non richiesto. Però resto dalla mia parte, a fare per davvero la mia quotidiana militanza per qualcosa che, spesso inopportunamente, viene chiamata 'cultura'. Ma chiamiamola così, per praticità. Sì, credo davvero che la Biblioteca sia il luogo di competenza. O forse no: ma che importanza ha? A basket si può giocare al palasport, ma anche in un campetto di cemento in spiaggia. A me interessa la pagina scritta, la ricerca. Il resto meno. Stavolta mi sono divertito a vederti/vi battibeccare: vorrete perdonarmi... A presto. Con stima.
Vedi Emanuele, sei in contraddizione: critichi chi cerca rivendicazioni e, nel contempo, ne fai anche tu. Ma è naturale, come quando tu, musicista e poeta, scrivi un bel brano e un altro se ne appropria: non è bello, non e rispettoso. La cultura, in fondo, cos'è? Sevondoil nostro ultimo assessore anche una cena in piazza è cultura. Non vi è un luogo deputato, non ci sono esclusive. Ci sono solo, talvolta, spocchia e mancanza di rispetto. Con stima reciproca.
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