Mah, io non capisco.
Personalmente, quando mi capita di fare una figuraccia, cerco con cura di
evitare l’argomento, di non riportarla alla memoria, cerco, in sostanza, di far
lavorare l’oblio. L’ultimo ex sindaco di Montegranaro, invece, nonostante lo
smacco del buco nelle casse comunali, nonostante gli enormi debiti fuori
bilancio venuti alla luce negli ultimi mesi, debiti che, in realtà, gli hanno
fatto perdere le elezioni molto più di quanto non abbia fatto il suo ex padre
putativo Basso e la spocchia di alcuni ex assessori che si è portato dietro,
continua a vantarsi di quanto la sua amministrazione sia stata brava a far
quadrare i conti.
E in realtà ha anche ragione: il
bilancio si riferisce all’operato della sua giunta ed è vero che è un bilancio
positivo. Infatti i debiti che stanno sconquassando le casse del Comune si
chiamano, appunto, fuori bilancio in quanto nel bilancio non figurano. Il
bilancio è, quindi, un bilancio attivo sennonché poi sono venute fuori magagne
stratosferiche. Lodarsi, quindi, per essere stati bravi a fare le addizioni e
le sottrazioni mentre i fatti hanno dimostrato che non lo si è stati affatto
nel fare una politica oculata con la richiesta diligenza del buon padre di
famiglia mi pare un curioso fenomeno di autolesionismo.
Io avrei evitato con cura,
ripeto, l’argomento bilancio, conti e affini. Ma, si sa, la gente ha scarsa
memoria e, soprattutto, in politica fa tifo calcistico quando non se ne occupa
affatto, le quali due cose comportano, come effetto, la possibilità di dire tutto
e il contrario di tutto senza dover temere smentite. Per cui ci sta anche che
Gismondi si autocelebri come ottimo redattore di bilanci. Quello che sta fuori
dal bilancio, però, lo pagheremo tutti.
Luca
Craia
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