Continua la mattanza. E o chiamano amore. Di Anna Lisa Minutillo.
Continua
a salire il numero delle ali spezzate, delle vite interrotte per
mano dell’ ”amore”.
Giorni
di riflessioni, attimi di turbamento nell’apprendere ciò che mi ruota intorno e
il silenzio che mi urla in testa che non trova via di fuga se non quella
delle parole che si fermano , che si voltano a guardarmi ..interdette, stupite,
ferite, pesanti, urlanti di rabbia, riverse nel cuore e che non ricevono
risposte se non quella della libera evasione verso cuori che le leggeranno, le
dimenticheranno, le faranno proprie, le cestineranno. Si, perché di
parole nei riguardi di questi assurdi femminicidi se ne sono spese e se ne
spendono molte.
Preoccupati
per una partita finita male, preoccupati di scegliere i luoghi in cui andare a
villeggiare, presi dalla prova costume, dai rumori che avvolgono
l’esistenza. Preoccupati di piacere a chi non merita un grammo della nostra
attenzione, preoccupati di apparire, preoccupati di tutto l’illusorio e
falso che c’è.
La
morte indossa la sua maschera più bella , arriva per mano di chi dovrebbe
amare, di chi sceglie consapevolmente di legarsi per una vita ad un’altra
persona. Forse lo si fa per non sentirsi da meno vivendo in una società che
ancor oggi lascia poco spazio a chi opta per scelte differenti, forse lo si fa
per uniformarsi alla massa,per avere gli occhi dell’intero paese addosso..
Ci si
sposa, a volte, per apparire, per gareggiare, per non sentirsi inferiori agli
altri, perché questo sistema insegna a diffidare di chi consapevolmente sceglie
di non legarsi perché privilegia la propria libertà individuale.
Ci si
sposa pensando che ormai tutto è compiuto e che quello sia l’epilogo di una
bella storia d’amore, ma non si pensa che quello in realtà è l’inizio di un
viaggio da compiere insieme e non la conclusione da regalare a quanti si
aspettano il finale da romanzetto rosa, quello banale che leggi sonnecchiando e
di cui alla fine non ti ricordi nemmeno più.
Categorie
di uomini incompiuti, alla ricerca di evasione perché dopo pochi anni si
rendono conto che la dimensione a due sta loro stretta, esattamente
come i jeans che indossavano da celibi quando se la tiravano nei locali della
movida e non importa se a Milano, a Palermo o a Firenze. Si uccide e
basta perché all’improvviso tutto diventa una forzatura, il sogno meraviglioso
sbiadisce, non si vogliono assumere responsabilità, si finisce con il
considerare i figli e colei che li ha generati solo un ostacolo da mal
sopportare, con cui non si vogliono fare i conti perché da contare ci sono solo
le rinunce che il ruolo di marito e padre ti sono richieste.
Non mi
è mai piaciuto giudicare, non sono una persona dall’indice da puntare addosso
facilmente, ritengo che ognuno di noi abbia una sua storia personale, ricca di
altri e bassi, di soddisfazioni e sconfitte. L’amore, beh l’amore
quello no, quello capita, non si cerca, lo si incontra quando meno te lo
aspetti, ti rapisce, entra nella tua vita in modo prepotente e, come un
uragano, ti eleva alla massima potenza e ti rende sempre sorridente e pago,
anche la solita routine si trasforma e i giorni prima sempre uguali lasciano il
posto all’incanto, alla gioia di essere vissuti ed in quella persona esplode la
più bella delle felicità.
Cosa
non funziona più con l’andare del tempo? Cosa accade nella mente umana? Cosa ti
fa decidere di diventare giudice e arbitro delle vita altrui, della vita della
persona con cui hai scelto di vivere la vita ?…Cosa?
Non
trovo risposte , vedo intorno a me schiere di insoddisfatti, cinquantenni
persi che trascinano relazioni pesanti, come se fossero delle palle al piede.
Vedo doppiogiochisti incalliti rotolarsi nei letti di qualcun altra e poi
mestamente tornare a casa loro la sera, abbracciare figli e moglie (che non
sopportano più) come se nulla fosse accaduto. Così cordialmente. La stessa cordialità
che usano per entrare in quei letti, la cordialità che poi si perde per strada
quando capiscono che, anche avere una doppia vita, richiede impegno e sforzo.
Vedo
persone che hanno la capacità di non rinunciare alla loro bella vita, alla
loro prigione dorata, solo perché poi mensilmente dovrebbero corrispondere un
mantenimento ai loro figli, perché le donne, beh le donne lavorano sia in casa
che fuori.
Le
donne ricoprono oggi ruoli che a loro stanno stretti, le donne hanno la
capacità di dare senza fermarsi solo a guardare, le donne sanno come si fa, le
donne…
Si
rompe l’incanto esattamente quando la personalità, che prima amavano tanto,
emerge perché stanca di essere repressa e sottomessa ed allora la barbie da
portare a spasso e gli stessi figli che iniziano a stare stretti, come le loro
mamme, e così in men che non si dica si decide di fare piazza pulita di tutto
ciò.
Inconcepibile
la freddezza, il non pentimento, il senso di schifo anche, che la vista di
tanto sangue dovrebbe arrecare, ci si libera di tutto e per una sera, si
per una sera soltanto, si assapora il gusto della tanto agognata libertà,
bevendosi una bella birretta e restando a guardare altri ventidue simili che
corrono dietro ad una palla , così come se niente fosse.
La
freddezza, il distacco, la codardia, la brutalità, l’impassibilità, la normale
arroganza di chi ritiene di aver compiuto un atto giusto, questo mi
destabilizza.
Essere
portatori di distruzione e morte come se fosse un vanto, un qualcosa che
inorgoglisce la coscienza, come se d’un tratto non vi fossero più ricordi da
mantenere vivi, come se quella non fosse più la loro famiglia, la loro storia,
un pezzo della loro vita , come se non vi fossero altri sistemi al mondo per
tornare a gestirsi.
Sembra
quasi sia diventato una sorta di incubatrice il matrimonio,una sorta di luogo
off limits dove si continua a crescere a maturare e poi quando ci si
sente pronti per spiccare il volo si adducono scuse strane e vigliaccamente si
decide di resettare tutto senza comprendere che quelle che si lasciano a terra
con le gole sgozzate,con corpi martoriati da fendenti possenti e voluti,sono le
stesse donne che tanto si sosteneva di amare e che hanno generato vite,le vite
che sono servite solo ad avere le conferme di essere uomini.
Ci si
chiede perché vi sia tanta paura dell’innamorasi ancora,ci si chiede come mai
non ci si lasci andare alle emozioni,ci si chiede perché chi lo fa debba fare
questa misera fine,ci si chiede perché si stia meglio da soli quando basterebbe
semplicemente dire :”non ti amo più”e civilmente percorrere cammini differenti.
Io mi
chiedo se persone così in effetti abbiamo mai amato qualcuno o se continuino
solo ad amare se stessi prima di ogni altra cosa,mi chiedo come mai vi sia
tanta aridità nell’animo,mi chiedo se vi è ancora qualcuno che un’anima la
possegga realmente,mi chiedo un mucchio di cose e non riesco a dare risposte
perché l’amore dovrebbe essere molto più semplice di così.
Mi
chiedo dove sta di casa il cuore per alcuni,mi chiedo come si faccia a
continuare nelle farse quotidiane a cui assistiamo sgomenti e senza nemmeno la
forza di commentare perché privare qualcuno della vita non può passare come
atto semplice e da dimenticare velocemente.
Quando
non si ha il coraggio si armano mani altrui,si agisce per interposta persona
,si usano altre armi e qualcuna sopravvive deturpata,ferita fisicamente e
nell’animo,si ricorre ad usi e costumi di altre popolazioni,quelle popolazioni
che gli stessi fanno fatica ad accettare fra loro,si prendono gli aspetti
peggiori delle altre culture e li si esaltano alla massima potenza ,così per
sempre chi viene deturpato guardandosi allo specchio si ricorderà del male
subito,e vivrà portando addosso un marchio così come si fa per gli animali,un
marchio di appartenenza che priverà di appartenere ad altre persone perché se è
già difficile relazionare con qualcuno avendo un aspetto gradevole
figuriamoci ridotti in alcune condizioni.
Questo
forse spaventa, questo forse fa a pugni ed ogni giorno sbatta in faccia i
limiti che ancora molti uomini possiedono. Le donne hanno dimostrato e
dimostrano comunque coraggio,non si arrendono e molte volte perdonano i gesti
compiuti se non riescono a perdonare la persona che li ha causati.
Le
donne sanno sempre come si fa e questo da un tremendo fastidio,le donne
riescono a sopravvivere anche quando vengono abbandonate e questo non deve
essere per alcuni,si devono debellare come se fossero una malattia
infettiva,non va bene che riescano ad andare avanti senza una guida e questo lo
sostengono coloro che le donne le hanno sempre usate come guida,non
riconoscendo loro nulla ,comportandosi come sanguisughe a cui una volta
succhiata la linfa vitale si deve dare il colpo di grazia per annientarle
definitivamente .
Non
vorrei mai più leggere e sapere di situazioni come queste,non vorrei mai
più dover invitare alla cautela nell’amore tutto ciò fa paura poiché i
sentimenti positivi non dovrebbero mai essere messi in gabbia e perché sarà
l’amore a salvarlo questo mondo.
Non
voglio generalizzare ,non voglio sollevare attacchi o offese,non voglio cadere
nella trappola del facile giudizio,non voglio dover temere quando rientro
a casa la sera,non voglio pensare che dietro ad ogni uomo vi sia nascosta una
persona da temere e non da amare,non voglio vedere più lacrime di dolore,ma so
che questa mattanza non si arresterà facilmente,e so che forse non vi è nulla
da capire,so che forse chi non ama gli altri dovrebbe decidere di restare da
solo per evitare frustrazione,acredine,insoddisfazione,rabbia celata dietro a
falsi sorrisi,infondo si può sempre scegliere nella vita e dover subire una
vita a due quando non se ne ha la volontà è meglio evitarlo se alla fine i
risultati sono quelli con cui dobbiamo convivere.
Se non
si ha voglia di amare e di investire ,se non si è pronti per queste forme di
condivisione,se non si ha la volontà di viversi e di vivere l’altro in tutte le
sue sfaccettature è meglio non tuffarsi dentro a recinti che alla fine siamo
noi stessi a costruirci.
Non
dovrebbe essere così,la storia della letteratura,dell’arte,della musica,della
poesia narra gli amori è basata sull’amore una parola abusata così come abusate
sono le vite di alcune donne che hanno la sola colpa di amare .
Non
pieghiamoci ad un mondo arido di sentimenti ma non smettiamo mai di osservare
l’oggetto dei nostri sentimenti,non siamo bambole di pezza da lasciare riverse
su un freddo pavimento ,siamo esseri raziocinanti,vivi,degni di tutto il
rispetto che ci è da sempre stato negato,facciamo in modo che la nostra vita
non diventi merce di scambio da barattare perché chi uccide i sogni potrebbe
uccidere anche noi e questo non deve accadere …non più!
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