Considero fondamentale per la
crescita culturale e turistica (le due cose sono strettamente connesse) del
territorio fermano la creazione di un circuito tra enti, strutture e
associazioni che operano in questo campo al fine di poter offrire un pacchetto completo a chi voglia fruire di questo tipo di servizi. È infatti impensabile poter
presentare un’offerta realmente appetibile rimanendo chiusi ognuno nel proprio
ambito, in quanto, pur possedendo la nostra terra tesori inestimabili, essi
sono disseminati in tanti piccoli siti che, se non messi in rete e coordinati,
sono destinati a soccombere rimanendo isolati.
Era questa l’idea di fondo della
Settimana della Cultura. Lo so bene, perché, come chi deve sapere sa, ad
idearla e a proporla come evento plurimo del territorio fermano coordinato
dalla provincia sono stato proprio io, in qualità di presidente di Arkeo. L’intenzione,
proposta a suo tempo all’assessore Buondonno, era di mettere in rete le varie
associazioni del territorio per creare una serie di iniziative coordinate in un
determinato periodo al fine di offrire all’utente la possibilità di girare e
scoprire la provincia attraverso aperture di siti e manifestazioni culturali. Questo
non è avvenuto.
È un’occasione sprecata. L’ha
sprecata l’assessore non promuovendo l’evento come meritava. L’hanno sprecata
le tante associazioni delle provincia che non hanno aderito, l’ha sprecata
Montegranaro, che era il comune più importante dell’iniziativa ed è stato il
primo a chiudersi in se stesso, non promuovendo le iniziative degli altri, non
divulgando il programma messo a punto dalla provincia, creando un manifesto
proprio nel quale non risultava nemmeno che l’iniziativa fosse territoriale,
assumendo una posizione perniciosamente autarchica, andando esattamente in
direzione opposta a quello che era lo spirito con cui l’iniziativa era nata.
L’ha sprecata la Pro Loco di Montegranaro,
non relazionandosi con realtà extra comunali per creare i presupposti di essere
“pesante” anche a livello provinciale. Spreco nello spreco, la Proloco ha gettato via l’occasione
di diventare autorevole usando la propria autorità, coordinando e dirimendo le
questioni, scegliendo il giusto anziché rimanere ignavamente in posizione più
che neutrale, supina, mettendosi in balia delle solite prevaricazioni,
prepotenze, dei soliti tentativi di predominio, della solita salvaguardia del privilegio, vero o presunto che sia. Peccato.
Luca Craia
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