Non mi ricordo - e la mia
memoria, data l’età, comincia ad andare abbastanza indietro nel tempo - che il
Consiglio Comunale di Montegranaro abbia mai bocciato una variante al Piano
Regolatore. Un po’ perché il piano regolatore, qui da noi, c’è da poco, per
quanto possa rimanere difficile da credere; un po’ perché l’urbanistica è una
materia abbastanza (se non proprio agnostica, come dice qualcuno) complessa e
delicata e, trattandola, si vanno a toccare equilibri, poteri, economie che, di
solito, si preferisce non toccare.
Per questo ho molto apprezzato l’atteggiamento
tenuto ieri da Montegranaro “sfriziona”
Riparti in Consiglio Comunale. Non conosco il merito e i dettagli della
variante bocciata nè mi interessa conoscerli, ma apprezzo il coraggio e la coerenza, visto che, in
campagna elettorale, si era parlato di consumo del suolo da fermare e di azioni
volte alla tutela esclusiva della collettività. Almeno un punto del programma,
allo stato attuale, è stato rispettato. Ora tocca agli altri punti, visto che siamo
già nel quinto mese e poco, molto poco, si è visto.
Luca Craia
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