Le Esperidi,
figlie di Atlante e di Espero, la stella della sera, erano le ninfe del
tramonto; queste bellissime fanciulle avevano il compito di custodire un
rigoglioso giardino, in cui era sempre primavera; le aiuole erano piene di
fiori di ogni colore, dagli alberi pendevano frutti enormi e dolcissimi. Forse
perché c’è sempre meno luce e meno colore a circondarci, forse perché ogni
tanto qualcuno sensibile che si interessa ancora di territorio, di ciò che ci
circonda, di socializzare e di condividere esperienze e modo di sentire la vita
e la natura sta di fatto che questa iniziativa di cui vado a parlarvi ha catturato
la mia attenzione. La cura, la dedizione, l’ostinazione anche con cui Emanuela
Torresini, organizzatrice dell’evento Il giardino delle Esperidi - anno 2014 1^
edizione vi si sta dedicando non mi hanno lasciata per nulla
indifferente per questo ho pensato di condividerlo con voi ed anche di
suggerire a chi ne è nelle vicinanze di raggiungere Pitigliano (GR) per vivere questa bella esperienza, ma andiamo con
ordine partendo da ciò che ha spinto Emanuela a questa realizzazione. Il
Racconto di come e di cosa ha portato Emanuela a tanto impegno è racchiuso in
questo riassunto dove è possibile coglierne anche la sensibilità e l’amore per
ciò che sta facendo .
A settembre dello scorso anno, dopo aver
ricevuto due brutte notizie, per superare il momento di sconforto ho reagito
pensando a qualcosa di bello e piacevole che mi rigenerasse, ho pensato a come
realizzare il mio sogno segreto, creare un luogo magico, dove riunire piante e
fiori e tanti amici, così è nata la mostra mercato di fiori e piante
particolari, ne ho parlato con Roberto, mio marito e lui si è detto disposto ad
aiutarmi Abbiamo iniziato a cercare chi ci potesse dare dei suggerimenti, quando
si inizia per la prima volta un lavoro, credo sia importante essere umili e
chiedere a chi ha esperienza, mai pensare di saper fare tutto e meglio degli
altri Il primo è stato Mauro di Sorte, un noto vivaista di Bolsena, che ha una
ragguardevole collezione di Hidrangee (comunemente Ortensie) e che è
l'ispiratore della Festa delle Ortensie, che si svolge a Bolsena ogni terzo
fine settimana di giugno, manifestazione giunta alla 13^ edizione. Lui in un
primo momento ci ha sconsigliato, poi vedendo la nostra determinazione ci ha
dato dei suggerimenti e noi abbiamo iniziato a capire come avremmo dovuto
muoverci. C’è da dire che nella nostra precedente vita ci occupavamo
tutt'altro, però se c'è un cosa che ho imparato è che tutto quello che si è
appreso, prima o poi serve e tutto torna utile. Noi viviamo a Pitigliano da
otto anni e, appena giunti abbiamo cercato di collaborare per far crescere la
città e soprattutto per dare una possibilità ai giovani, ma il nostro
entusiasmo non ha trovato il riscontro desiderato o per via di scelte errate o
perché mal recepito, fatto sta che alla fine ci siamo ritirati nel nostro
podere, dedicandoci all'uliveto, abbiamo creato un giardino, abbiamo comunque
sempre cercato di integrarci, con degli amici, tutti produttori biologici o
biodinamici, abbiamo fondato l'Associazione Bio Territorio – Città del Tufo e
siamo sempre stati attivi nella città. Questo è servito ad integrarci nel
territorio, a spronarci a fare del nostro meglio e a creare quei contatti che
ora, ritornano utili dopo aver contattato Mauro di Sorte, siamo andati a
parlare con Susanna e Jonny, due amici che gestiscono la Locanda Ilune,
Susanna è un'amante del giardinaggio e il suo giardino è bello e magico, in
ogni stagione, sapevo che lei poteva capire questa mia necessità, ed anche loro
sono rimasti entusiasti di questo nostro progetto. Abbiamo coinvolto Bio
Territorio, la cui Presidente è la biologa Anna Ghetti, spiegando anche a loro
il progetto. In breve a fine novembre abbiamo presentato il progetto al Sindaco
di Pitigliano, Pierluigi Camilli che è rimasto entusiasta soprattutto per il
luogo che avevamo individuato e cioè il Museo archeologico all'aperto “Alberto
Manzi”. Da questo momento in poi tutto ha preso il suo corso e procede tutto
scorrevolmente anche se con qualche intoppo. Quello che mi ha aiutata è stata
la mia passione per la Natura
e il giardinaggio ed aver frequentato per anni dei forum di Giardinaggio,
questa frequentazione mi ha legato a tante persone meravigliose, divenute con
il tempo delle grandi amiche, mi ha fatto approfondire le mie conoscenze sulle
piante e ovviamente ha creato quei legami di amicizia utili nei momento di
sconforto, che sono sempre pronti ad arrivare . Un’amica in particolare che
anche lei, ben prima di me ha organizzato una mostra mercato di fiori e piante
a Calvi nell'Umbria, mi ha passato la sua lunga lista di contatti, un’altra
grande amica, garden designer, anche lei mi ha fornito una lunga lista di
vivaisti e la sua competenza. Il gruppo di Bio Territorio formato complessivamente
da nove persone, tutte lavorano nelle loro aziende e sono presenti per aiutarci
soprattutto nel periodo invernale, mentre nel periodo primaverile ed estivo
sono disponibili solo su richiesta di aiuto, ovviamente ognuno di loro ha
un'azienda da portare avanti. Come esterni al gruppo oltre Susanna e Jonny, c'è
un’, insegnante nelle scuole medie inferiori, che ha contribuito al progetto
creando il logo, un piccolo delizioso elleboro, ma cosa più importante ha
utilizzato i mesi da gennaio a maggio per preparare gli scolari spiegando loro
la storia della Via cava del Gradone e, con la collaborazione della dott.ssa
Anna Ghetti che spiegava ed illustrava ai ragazzi la flora della via cava,
tutto questo lavoro per creare delle mini-guide durante i due giorni
dell'evento che avranno il compito di accompagnare i visitatori spiegando loro
quello tutto quello che hanno appreso nei mesi precedenti e un amico che avendo
esperienza di concorsi fotografici ci ha fornito il materiale per bandire un
Concorso fotografico “Le Vie Cave tra territorio e cultura”. Ho avuto delle
difficoltà nella ricerca dei vivaisti, cercavo persone che condividessero con
me la stessa passione, non grandi vivai, non chi ha di tutto di più, ma ogni
regione italiana è piena zeppa di mostre mercato, questi eventi si concentrano
soprattutto nei mesi da marzo a giugno, per riprendere con la fine di agosto
fino a tutto ottobre, difficile inserirsi e molto più difficile essendo la
nostra una prima edizione.
Ora dopo tanto
impegno si è quasi pronti a partire e questo racconto fatto a me con entusiasmo
,con trasporto e amore per la natura e per ciò che ci circonda mi lascia ben
sperare circa il successo dell’iniziativa. Mi piace perché dietro a tanto
lavoro vi è una donna ,mi piace perché profuma di buono ,mi piace perché
racconta che dietro ad un dolore ,una delusione c’è ancora chi riesce a
reinventarsi , a gettarsi in qualcosa di nuovo ed ammiro sempre e comunque chi
non perde la speranza e se riesce a farlo regalandoci anche profumi, emozioni e
colori questa iniziativa mi piace ancor di più. Un racconto che per chiunque
avesse voglia di vivere in prima persona potrà trovare la fine nella visita di
questa prima edizione del giardino delle Esperidi nei giorni 27-28 settembre
2014 – prima edizione Museo archeologico all’aperto Alberto Manzi e via cava
delle Madonna del Gradone, Pitigliano (GR). Allego inoltre il link che vi
permetterà di saperne qualcosa in più http://www.jackinthewind.com/esperidi/index.html
..Chissà se anche voi avete voglia di un po’ di natura ,colore e pace come ne
ho voglia io. Ringrazio Emanuela Torresini per avermi coinvolta nel suo
racconto e per aver con il suo entusiasmo trasportato anche me nel suo giardino
di idee oltre che di fiori e piante.
Anna
Lisa Minutillo
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