Possiamo chiamarle come vogliamo,
anche Filippo. Ma quando si incaricano cittadini normali, non guardie giurate,
non professionisti della sicurezza, ma normalissimi cittadini, armati di buona
volontà, magari esasperati, magari arrabbiati, magari desiderosi di ordine, di
controllare il territorio, queste sono ronde. Non ci piace il termine ronde?
Chiamiamole squadre di controllo, chiamiamole volontari per la sicurezza, chiamiamole Alberto, chiamiamole come ci
pare. Rimangono ronde, puzzano di fascismo.
La sicurezza è una cosa seria. Metterla
in mano a non professionisti è pericoloso, prima di tutto per loro. Non saranno
in grado di difendersi in caso di reazione da parte del malvivente colto in
flagrante, non saranno addestrati a sufficienza, non sapranno ben distinguere
tra azione malavitosa e altro.
È lo spirito di destra che
esiste, ed è molto forte, in questa amministrazione guidata e composta da una
maggioranza di consiglieri di sinistra o che si ispira a valori di sinistra e una parte di destra. È contraddittorio
pensare che, in una coalizione dove è rappresentata anche SEL, si parli di
vigilanza da parte dei cittadini (non ho detto ronde). E questo è preoccupante
anche da un punto di vista politico perché delle due l’una: o la componente di
sinistra non accetterà questo modo di pensare e andremo verso a qualche tipo di
spaccatura oppure la componente di destra è così forte e il desiderio di potere
così radicato che qualsiasi imposizione, anche questa, verrà accettata. Vedremo.
Luca Craia
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