È quantomeno preoccupante la
situazione innescata dalla votazione sulla variante Bisacci, ancora più
preoccupante la spirale di eventi che si sta avvitando su se stessa dall’ultimo
Consiglio Comunale, una situazione che sta virando verso conseguenze certamente
non positive per la maggioranza di governo di Montegranaro.
È preoccupante, per esempio, che
questa sera di lunedì 6 ottobre, mentre scrivo, ho notizia di una riunione di
maggioranza che sarebbe in corso proprio in questo istante. Questa riunione
sembra essere stata convocata dal Sindaco in persona e non dal Capogruppo come
consuetudine consolidata. Il capogruppo in questione, ricordiamolo, è (ancora, benché
sfiduciato sulla stampa dal Sindaco) quell’Eros Marilungo che non ha votato,
alzandosi, la mozione che bocciava la variante Bisacci. Quello stesso Marilungo
e tutta SEL nostrana stasera sarebbero a Fermo per una riunione provinciale in
vista delle elezioni di domenica prossima. Quindi a questa ipotetica riunione
di maggioranza non ci sarebbero.
E si sapeva che non ci sarebbero
stati, tanto che si vocifera di un importante esponente cittadino di SEL che
stamattina, molto agitato, avrebbe preso per braccio un assessore ricordandogli
animatamente che tutti erano stati informati dell’impegno fermano, per cui non
si capisce perché la riunione di maggioranza sia stata fissata proprio per stasera
e dal Sindaco e non dal capogruppo. Sembra sia stata data ampia rassicurazione
che stasera la questione delle dimissioni di Marilungo non sarà trattata, tanto
che lo stesso Eros Marilungo, in qualità di capogruppo in forza, avrebbe
protocollato la convocazione di un’altra riunione di maggioranza per martedì
14, probabilmente per discutere il suo caso specifico.
Tutta questa situazione è
preoccupante: SEL sembra avviata verso la rottura, le dichiarazioni del
Presidente del Consiglio Antonelli e alcuni rumors indicano una sua possibile adesione
ad un nascituro gruppo a quattro, comprendente anche i tre “dissidenti” della
variante Bisacci. Se ciò fosse vero la maggioranza non avrebbe più una
maggioranza. Rimane sempre il salvagente Basso a dare appoggio dall’esterno, ma
come si governa una città come Montegranaro in queste condizioni?
Infine Gianni Basso: non è certo
per spirito da crocerossina che soccorrerebbe l’amministrazione comunale. Probabilmente
ci dovrà essere un ritorno, ad esempio le elezioni regionali del 2015. Ma siamo
sicuri che, agganciarsi a una coalizione che si sbriciola sia remunerativo per
un personaggio come lui? Basso non è un novizio e certi conti li sa fare. Che
ne sarà di questa consiliatura allora? Lo scopriremo solo vivendo, come diceva
il poeta. O forse queste sono solo illazioni e da domani si torna compatti a
sfrizzionare. Chissà.
Luca Craia
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