Si è svolto tutto come da copione ieri sera
nella riunione di maggioranza convocata, questa volta ritualmente, dal
Capogruppo Consiliare Eros Marilungo. Convocata da lui per l’ultima volta visto
che le dimissioni, richieste con grande forza dal Sindaco, sono state
consegnate dall’ormai ex Capogruppo allo stesso. Marilungo, però, mantiene le
altre due deleghe assegnategli (agricoltura e viabilità rurale), come a
dimostrare fedeltà alla sua maggioranza. Fedeltà che tiene a riaffermare,
nonostante la strada intrapresa, con ogni evidenza, è quella di dare un
appoggio solo formalmente interno. Infatti, la motivazione delle dimissioni
sembra essere quella di poter avere maggiore libertà nelle scelte. Questo
significa voto svincolato, voto deciso sul tema, sostanzialmente appoggio
esterno.
A sostituire Eros Marilungo dovrà essere, a
quanto pare, Paolo Gaudenzi, fedelissimo di Ubaldi. Non c’è niente di ufficiale
ma sembra scontato, visto che gli unici consiglieri liberi da impegni di giunta
e, quindi, potenziali capigruppo sono Gaudenzi, appunto, Di Chiara e Michetti.
Data la collocazione politica di Sara Di Chiara rimangono solo Gaudenzi e
Michetti. Michetti sbilancerebbe troppo la coalizione verso il Pd, per cui il
più papabile sarebbe Gaudenzi.
E questo rafforzerebbe la componente di destra
della coalizione. Ubaldi acquisterebbe maggiore peso e ciò spiegherebbe
anche la sua posizione nel corso delle elezioni provinciali, dove ha appoggiato
la candidatura di Perugini pur essendo di tutt’altra estrazione politica.
Calcolo o casualità, fatto sta che ora in maggioranza la componente ex An (o
MSI come tiene a dire, scherzando ma non troppo, lo stesso Ubaldi) diventa
sempre più importante, a scapito forse, però, della tenuta stessa della maggioranza.
Infatti, i rumors circa la creazione di un nuovo
gruppo composto dai tre “dissidenti” della variante Bisacci e dal Presidente
del Consiglio Antonelli non cessano di rimbalzare tra le stanze della politica.
Ad appesantire il clima la posizione di Antonelli sulla questione Campo Boario,
all’inaugurazione del quale ha presenziato ma in veste di privato cittadino e
non come Presidente del Consiglio. La situazione è sempre più tesa, quindi, e
se la maggioranza dovesse assottigliarsi come pare, il ruolo dell’ex Sindaco
Basso diventerà fondamentale. Tutto questo a scapito dell’azione politica e
della città stessa. Staremo a vedere. La puzza di frizione è ancora molto
forte.
Luca Craia
Gentile Luca Craia
RispondiEliminaEsprimo la mia personale e libera opinione su quanto scritto in quanto tirando in ballo come hai fatto l'msi di cui ho avuto il piacere di far parte anche se per un solo anno come tesserato ed essendo elettore di questa elezione ti spiego come la penso.
All'alba del 2015 io credo da uomo e sottolineo di destra sociale che nella destra attuale non si vede neanche l'ombra visto che e' ora e' formata da democrazia cristiana riciclata come giustamente anche parte della sinistra posso affermare che gli scontri ideologici e le barriere di partito ci hanno portato dove ora ci troviamo a Montegranaro nelle marche in Italia in genere cioe' ad una situazione di crisi profonda e non solo economica ma anche ideologica ma non di partiti come uomini.Quindi io personalmente non mi curo se Perugini e' del Pd o Ubaldi dell'msi ho fatto solo un esempio ma mi curo delle persone e dei loro ideali e pensieri che possono coincidere perfettamente e integrarsi per il bene della collettivita'.Quindi non credo e ne sono profondamente convinto che prevalga una componente di destra o di sinistra qui prevale Montegranaro Riparti.
Io ho votato questa coalizione perche' la ritenevo la migliore come idee capacita' e per il progetto che aveva, confermando il mio pieno appoggio a questi amministratori uomini e padri di famiglia alcuni non come uomini ex msi pd sel etc......
Sulla questione Marilungo non e' mio diritto intrommetermi ma una nota la devo fare quando lui ha scritto HO RAGIONATO DA TECNICO,beh se lo pensava veramente allora non doveva dimettersi da capogruppo ma anche da consigliere perche' in quella sede non si ragiona da tecnici ma da consiglieri comunali eletti da tecnici si ragiona nei propri studi tecnici o all'ufficio tecnico del comune.
IL CONSIGLIO COMUNALE E' UN ORGANO ISTITUZIONALE NON TECNICO.
Cordiali Saluti
Cristiano Peretti