Mentre la maggioranza sembra
spaccarsi in più pezzi (anche mettendoci molto di suo) l’opposizione (o almeno
parte di essa) trova coesione su proposte concrete e le porta in Consiglio
Comunale sotto forma di Mozione. È stata, infatti, protocollata stamattina una
proposta di Mozione sottoscritta dal Gruppo Consiliare del Movimento 5 Stelle e
dal Gruppo Consiliare ViviAmo Montegranaro che chiede una “riduzione e taglio
delle indennità di carica e gettone di presenza” di Sindaco, Vicesindaco,
Assessori e Presidente del Consiglio.
La proposta consegue ad una
valutazione piuttosto preoccupata di quello che sarà il futuro di molti
cittadini montegranaresi a causa della persistenza della fase economica
recessiva che porterà forse nei prossimi mesi a maggiori e gravi difficoltà. Aggiungendo
a questo la diminuzione dei trasferimenti erariali che sta mettendo in serie
difficoltà i Comuni come il nostro che si trovano a dover aumentare la
pressione fiscale sui cittadini, i due Gruppi Consiliari di opposizione hanno
concordato la proposta di ridurre del 20% le indennità delle cariche
istituzionali cittadine, escludendo l’irrisorio gettone di presenza dei singoli
consiglieri che potrebbero, comunque, di propria sponte, rinunciarvi e
destinarlo ad usi di pubblica utilità (come fa, ci tengono a farlo notare dal
Movimento 5 Stelle, il consigliere Giovanni Marilungo che ha destinato il
proprio compenso alla Croce Gialla).
Con un calcolo approssimativo,
considerando l’indennità del Sindaco di circa 33.000 Euro l’anno, quelle degli
assessori che ammontano complessivamente a circa 75.000 Euro e quella del
Presidente del Consiglio di circa 3.000 Euro, e riducendo il tutto del 20% si
otterrebbe un risparmio di circa € 22.000 annui da destinarsi alla costituzione
di un fondo a disposizione dei Servizi Sociali. La Mozione non indica, né
sembra essere nell’intenzione dei firmatari, le modalità tramite le quali
impegnare tale somma, ma è evidente, si fa notare, che, come il ruolo
dell’opposizione prevede, ci sarà un controllo politico sulla gestione del
fondo.
C’è da vedere, ora, come tale
proposta verrà accolta dalla maggioranza e dai diretti interessati. Infatti,
gli assessori vedrebbero la loro indennità mensile ridotta a circa 700 € e il
Sindaco a 2.200 € mensili. Dicono i proponenti che, se è vero quello che si è
dichiarato in campagna elettorale, ossia che si fa politica per spirito di
servizio, le somme così percepite dovrebbero essere comunque ritenute congrue
per coprire i costi del proprio impegno per la collettività, anche nel caso
questo impegno dovesse aumentare per un’eventuale elezione in Provincia.
Discorso a parte per quanto
riguarda la figura del Presidente del Consiglio Comunale la cui indennità dovrebbe
essere abbattuta del 100%, anche in considerazione che, in comuni con
popolazione inferiore ai 15.000 abitanti, la presenza del Presidente non è
obbligatoria. Certo è che, qualora ciò venisse accettato, si dovrebbe poi
mettere mano allo Statuto Comunale e al Regolamento del Consiglio per le
opportune modifiche. Infatti, nel caso la Mozione passasse, l’attuale Presidente potrebbe
svolgere la sua funzione gratuitamente ma, qualora non accettasse, il suo ruolo
passerebbe al Sindaco o al Consigliere Anziano che, nella fattispecie, sarebbe
Anna Lina Zincarini essendo stata eletta con un maggiore numero di preferenze.
Manca una parte dell’opposizione
in questa iniziativa. Alla domanda se Basso sia stato contattato la risposta è
univoca: Basso non da segnale alcuno agli altri gruppi di minoranza, forse
perché impegnato in altre cose, siano esse la scrittura dei suoi libri o altre
strategie politiche. Fatto sta che, dicono entrambi i gruppi, la possibilità di
collaborare su iniziative comuni future è aperta a tutti, quindi anche all’ex
Sindaco Basso, ma questi deve far sapere se è interessato o no dando dei
segnali di apertura che, ad oggi, non ci sono stati.
La mozione verrà approvata? I
rappresentanti dei due Gruppi si dicono fiduciosi e sono disposti anche ad una
trattativa precedente al prossimo Consiglio Comunale in modo di giungere allo
stesso con una proposta accettata che vada soltanto votata. Certo è che, visti
anche i trascorsi e visto che una mozione simile fu presentata e bocciata anche
nel corso della precedente consiliatura, l’iter non appare in discesa. Di
questo c’è consapevolezza ma ci si augura che si guardi più al bene collettivo
che alla polemica politica e alla dietrologia.
Luca Craia
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