ANGELI E FOLLI: SCRIVERE PER RINASCERE – di Anna Lisa Minutillo
Le emozioni e l’incontro con giovani e promettenti
‘penne’, mi stanno aiutando a fare il punto della mia di vita. Non
bastano solo le parole per affrontare al meglio il ‘mestiere di vivere’. È
necessario leggerle nel loro susseguirsi, a volte ricercato altre improvvisato,
ma catturarle come se potessero dissolversi da un momento all’altro.
Nasce in questo modo il confronto con Dario Villasanta.
Incantata dal suo modo particolare di infilare
parole, una dietro l’altra, come fossero perline lungo il filo della vita. Nato
a Monza 42 anni fa, Dario Villasanta è cresciuto sul lago Maggiore nella zona
dell’alto ‘varesotto’, si diploma e inizia a frequentare l’Università a Milano,
Facoltà di Filosofia. Lo fa per due anni, ma dopo aver ricevuto la cartolina
del servizio militare, si sposta in Toscana dove conosce la donna che poi
sposerà.
Questi trasferimenti gli consentono di crescere e di
arricchirsi. A causa di un alterco con un vigile, commette un reato e viene
condannato. Dario si scontra con uno spaccato di vita molto particolare
che sicuramente ha lasciato tracce pesanti sulla sua anima. Al momento vive in
Liguria presso una comunità terapeutica ed è in attesa di soluzioni.
Tutte queste parole Dario le racconta ed io non
posso fare a meno che ascoltarlo. Oltre alla passione per la scrittura e la
letteratura emerge quella per la musica. Dario ha un passato come cantante non
professionista rock ed attualmente sta incidendo un cd pop-rock con una band, i
cui brani, sono sempre scritti e cantati da lui.
Quello che mi colpisce di Dario sono le emozioni che
riesce a trasmettermi quando parla di scrittura. Riporto qui le sue
parole: “Scrivo perché ho dei limiti. Mi
rimetto alla clemenza della penna sul foglio bianco (sì, scrivo ancora a mano)
per dare a tutto quanto una piega diversa da quella che ha preso, in realtà, la
mia vita disastrata, segnata da vicende giudiziarie che mi hanno fatto vedere
l’inferno e tolto tutto: amore, famiglia, denaro. Scrivo perché ho delle
emozioni forti. È una cosa che di me mi pare bella, perciò ho il desiderio
di provare a dare a chi mi legge le stesse vibrazioni. Non scrivo perché mi
riesce naturale, per me è una sofferenza, un parto vero e proprio. Vivo
con un compagno di stanza (in una comunità) che bestemmia perché di
notte lavoro con l’abat-jour accesa. Scrivo di notte e all’alba, nei momenti in
cui vengo in contatto con la mia anima, ma nelle orecchie sento la musica
metal a palla, o ballate rock. E all’anima, chiedo per favore di darsi un pò a
quello che creo. In una sorta di trance creativa mi metto sotto autoanalisi, mi
scavo dentro, tiro fuori e ripercorro il mio io più profondo. Alla
fine riesco a snebbiare la vista ed a vedere ciò che ho scritto. Scrivere,
per me, è anche una rivalsa da ciò che ho passato, è dare voce a tutti coloro
che ancora credono in me e con me hanno vissuto l’inferno del carcere
e degli OPG. E’ tutto qui, non c’è altro da dire, nessun segreto, scrivo perché
sono imperfetto. E spero che nelle mie storie vi sia qualcosa di migliore di me”.
Il libro di Dario Villasanta si intitola
“Angeli e Folli”, come ciò che tutti siamo o potremmo diventare facilmente.
“Angeli e Folli” è un noir crudo e intenso, in cui i tre personaggi principali,
Dax, Giulia e Domenico, si scambiano ruoli e riflessioni.
I personaggi di questo romanzo sono facilmente
ricollocabili nella realtà, poiché ne fanno parte, possiedono dure corazze
accompagnate da cuori malleabili e duttili, ma soprattutto onesti.
Sicuramente una storia particolare che incuriosisce, accompagnata da dialoghi
che racchiudono sensibilità ed umanità.
Questo libro, Dario lo vuole dedicare a tutti coloro
che hanno passato o stanno passando l’inferno. “Angeli e Folli” è un libro che
si snoda fra apparenze e disperazione ascoltando la voce del cuore forse sopita
o forse solo dimenticata.
La nostra chiacchierata si avvia al termine, Dario
rientra nella sua vita, fra i suoi fogli e le sue parole, io ritorno alla mia
tastiera portando dentro me questo racconto, questo spaccato di vita arricchito
di nuove sfumature e di nuovi angoli di osservazione.
Grazie a Dario Villasanta e a coloro che hanno letto
questa bella testimonianza di vita e sentimenti.
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