È davvero brutta la faccenda del
Comune che attacca la
Presidenza della casa di riposo di Montegranaro. È brutta perché
assomiglia tantissimo alle vecchie pratiche di lottizzazione degli incarichi e
delle poltrone che tanto abbiamo deprecato nel recente passato e che, invece,
sembrano non aver mai abbandonato la politica. Non è neanche remunerata la
poltrona di presidente del Residence per Anziani, eppure fa gola alla politica
e questa, apertamente e senza veli, nell’ormai conclamato delirio di
onnipotenza, non si fa scrupolo nemmeno di attaccare l’attuale presidente sulla
stampa e dichiarare di “acquisire informazioni sui bilanci” con un tono che
suono minaccioso e intimidatorio.
La disputa è sulla data di
scadenza del mandato del presidente che, secondo il Comune, sarebbe già passata
mentre secondo il Presidente stesso, Lucio Melchiorri, cadrà soltanto l’anno prossimo in
quanto il suo mandato parte dalla costituzione della Fondazione. Triste
diatriba, in quanto la valutazione non dovrebbe essere su date e scadenze ma sull’operato
di questo consiglio di amministrazione. Personalmente non conosco il bilancio ma
vedo i fatti e vedo una struttura che funziona e cresce, vedo utenti
soddisfatti e un lavoro portato avanti bene. Solo questo dovrebbe contare, tanto
che, se davvero il mandato fosse scaduto, non esiterei a rinnovarlo a chi, come
Melchiorri, ha lavorato bene.. Lo scavare tra i numeri del bilancio appare
meschino e dà la netta impressione che quella poltrona, non remunerativa ma
prestigiosa, forse fa gola a qualcuno, magari qualche non eletto alle ultime
elezioni. Tristissime sfrizzionate.
Luca Craia
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