Estremamente interessante, sotto
molti aspetti, la discussione scaturita nella giornata di ieri sulla pagina
Facebook del Comune di Montegranaro circa la convenzione tra lo stesso Comune e
il Caf CGIL per la fornitura gratuita ai cittadini di servizi sociali per conto
del Comune di Montegranaro. In realtà è da tempo che la questione è sul tavolo
ma ieri abbiamo potuto leggere la delibera e ne è scaturito un vivace dibattito
tra me, Endrio Pavoni del Movimento 5 Stelle ed Ennio Reschini di Guardiamo
Avanti, dibattito a cui si è aggiunto stamattina il candidato sindaco del
Movimento Guardiamo Avanti, Giovanni Mariani.
Il Comune ha pensato di fornire
tramite il Caf CGIL alcuni servizi sociali finora gestiti direttamente dagli
uffici comunali. Per farlo ha stipulato un’apposita convenzione col patronato
del Sindacato che storicamente fa riferimento al PD a seguito di un bando
pubblicato sull’Albo Pretorio e sul sito istituzionale dell’ente. Nulla da
eccepire da un punto di vista legale e procedurale se non il fatto che, a
quanto dichiarato da Reschini e, in seguito, dallo stesso Mariani, che è
direttore provinciale dell’Epas, altro sindacato che ha uno sportello caf
proprio a Montegranaro, lo stesso servizio era stato proposto più volte al
Comune dall’Epas stessa per mano di Mariani con la differenza che la proposta
in questione non era onerosa per il Comune, mentre l’accordo con la CGIL prevede un costo per
singola pratica di € 2.50.
La domanda che ho posto e alla
quale non ho avuto risposta è questa: è
vero quanto afferma Reschini e, in seguito, Mariani, ossia che c’è stata questa
proposta non onerosa per il Comune che non è stata presa in considerazione?
La risposta, come dicevo, non c’è stata ma è singolare che, dalla pagina del
Comune, si possa leggere la convenzione stipulata per i servizi bonus gas ed
energia nella quale si trova un refuso ricorrente, ossia che il Comune
stipulante era quello di Canosa di Puglia e non di Montegranaro. Curioso quanto
afferma Mariani e cioè che si tratta della copia di un accordo redatto proprio
dal comune di Canosa di Puglia e il locale patronato Epas.
Altra domanda senza risposta: quanti Caf ci sono a Montegranaro? Siamo
sicuri che siano stati informati opportunamente del bando? Mariani dice che
il suo non è stato in alcun modo informato. Perché, vedete, la questione in
realtà è questa: al di là della legalità dell’iter che sembra inoppugnabile,
resta la valutazione sul modus operandi politico. Non mi sembra che ci siano
migliaia di sindacati che operano come caf o patronato a Montegranaro: sono
pochini, si contano su una mano o poco più. Non sarebbe stato giusto e opportuno
avvisarli tutti direttamente rendendo pubblico il bando e ottenendo un
beneficio per il Comune e la collettività nell’abbattimento dei costi (che
sarebbero potuti anche arrivare a 0,
a quanto pare)? Invece, con la sola pubblicazione
sull’Albo Pretorio e sul sito, dove certo ognuno può leggere ma non tutti vanno
a leggere assiduamente, si è ottenuto che l’unico partecipante al bando sia
stato proprio il Caf della CGIL. Strano? Un po’…
Luca Craia
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