“Me ne
voglio andare di qui, non mi piace vivere nella sporcizia" mi scrive un giovane
lettore dell’Ape che da poco tempo ha deciso di stabilire la vita della sua
nuova famiglia nel centro storico di Montegranaro. È una frase pesantissima che
denuncia quello che ormai tutti sappiamo, ossia che Montegranaro versa in
condizioni pietose. Il centro storico è senz’altro l’area più degradata della
città (farsi un giro per verificarlo), ma tutto il paese è sporco, trascurato,
a tratti fatiscente, abbandonato all’incuria. Mi giungono segnalazioni da ogni
parte in cui si evidenzia un degrado dilagante.
La
sporcizia, l’abbandono di rifiuti per strada e nei campi, i tanti esempi di
inciviltà sono imputabili a comportamenti inqualificabili da parte di cittadini
barbari e selvaggi, che saranno sicuramente una minima parte della cittadinanza
montegranarese e del cui comportamento la maggioranza, civile ed educata, deve
subire le conseguenze; alla loro stupidità oltre che alla loro maleducazione,
come i materiali ingombranti abbandonati al margine delle strade periferiche
piuttosto che essere riconsegnati presso l’ecocentro, cosa più semplice da fare
oltre che civile. Questo non deve, però, in alcun modo giustificare l’assenza
di un piano per tenere in ordine il paese, la mancanza di un meccanismo
sanzionatorio. In sostanza se il paese è sporco chi amministra ha il dovere di
provvedere a pulirlo e di sanzionare chi lo sporca tutelando i cittadini ligi
alle regole.
Tutti
sappiamo quali siano le difficoltà economiche in cui chi amministra un paese
come Montegranaro deve giostreggiarsi per gestire le tante voci che compongono
l’opera di governo. Tutti sappiamo che non possiamo imputare colpe relative
alla sporcizia agli operai comunali che sono da tempo fortemente sotto
organico. Tutti sappiamo che, con la situazione economica nazionale e locale, è
difficile incrementare il personale.
Però vorrei vedere i miei amministratori indignarsi. Indignarsi con la stessa forza con
cui lo stanno facendo in questi giorni per motivi tutto sommato stupidi, di
ripicche politiche, di scaramucce, di giochini che appaiono infantili e
ridicoli. Vorrei vedere i miei amministratori, invece, indignarsi per questo
stato di cose, per un paese che va a rotoli e per la difficoltà che trovano a
porre rimedio a questo disastro. Vorrei vedere il mio Sindaco scrivere sui
giornali non per lamentarsi dell’ennesimo “sgarbo istituzionale” subito ma perché
vorrebbe fare di più e non ci riesce per cause non imputabili alla sua volontà.
Vorrei
vedere l’opposizione gridare allo scandalo per le condizioni del paese, delle
strade, dei quartieri sempre più degradati. Vorrei vedere l’opposizione farsi
carico dell’esasperazione dei cittadini e non di tecnicismi politici di cui,
tutto sommato, poco importa. Vorrei vedere la politica muoversi per i problemi
reali e non per le stupidaggini che occupano le cronache politiche recenti. Vorrei
vedere tutti, ognuno nel proprio ruolo, concentrarsi sui problemi reali e
smettere di giocare a farsi i dispetti come bambini dell’asilo. Montegranaro
merita più rispetto.
Luca Craia
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