Si fa
sempre più inquietante il quadro della strategia in materia culturale dell’amministrazione
comunale di Montegranaro, strategia di cui abbiamo già parlato su queste pagine
e che vede uno sforzo enorme da parte del Sindaco (che ha mantenuto la delega
alla cultura) per avere sotto controllo l’intero comparto cultura. Abbiamo
visto come si sia operato fin’ora nell’ambito dell’associazionismo aumentando
le spaccature che già esistevano e dividendo le realtà operanti in questo campo
tra “allineate” (che godono dei favori e delle sovvenzioni comunali) e “non
allineate” che vengono considerate quasi come non esistenti.
Abbiamo
anche visto il tentativo di creare una sorta di controllo delle varie attività
addirittura scavalcando la
Proloco anziché potenziarla fornendogli gli strumenti di cui
necessita. Abbiamo anche visto un certo ridimensionamento della figura del
funzionario comunale del comparto cultura, cosa assurda, ingiusta e pericolosa.
Ora
assistiamo anche al presunto tentativo di mettere mano sulla scuola, con la
questione dei progetti che sarebbero stati imposti dal Comune all’Isc. Se la
cosa fosse vera la questione sarebbe gravissima. Interferire sui pof, quindi
sull’educazione dei nostri figli, a livello politico è inqualificabile e degno
delle peggiori dittature. Leggendo poi i titoli dei progetti che sarebbero
stati imposti si capisce che vi potrebbero essere soggetti favoriti da questo
ipotetico atto di forza e quali essi siano.
In
sostanza il Comune sembra molto attento alla cultura, evidentemente la reputa
prioritaria, come dichiarato in campagna elettorale, ma per scopi diversi da
quelli sani e giusti di crescita umana e di promozione del territorio. Tutto
ciò è a dir poco preoccupante.
Luca Craia
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