Sono stati diffusi nei giorni
scorsi dal Comune di Montegranaro i dati raccolti dalla Polizia Municipale e
relativi alle contravvenzioni del Codice della Strada rilevate sul territorio
comunale nell’arco del 2014 (ovviamente escluso dicembre). I dati parlano del
numero delle multe elevate, degli articoli contravvenuti ma anche di età dei
multati, di fasce orarie e di zone maggiormente “indisciplinate”.
Intanto è interessante notare che
la stragrande maggioranza delle sanzioni riguarda la violazione di articoli
relativi a sosta e fermata. Tutti sappiamo come si parcheggi male,
irrispettosamente, incivilmente nel nostro paese e i dati confermano questa
convinzione. Del resto basta farsi un giro nelle ore di punta per rendersi
conto di quanta maleducazione esista nel parcheggio delle vetture.
Altro dato che conferma quanto si
sapeva è che la gran parte delle contravvenzioni sono cadute in viale Gramsci
dove, si sa, il parcheggiatore incivile da il meglio di sé.
Interessante anche vedere le
fasce orarie e l’età dei multati. Sono dati forse non così importanti ma che
indicano una realtà su cui ragionare. E quindi ragioniamo.
Intanto è curioso che le multe
per eccesso di velocità siano pochissime. Andiamo tutti piano (ma non mi pare)
oppure non vengono effettuati controlli in questo senso?
L’età dei maggiormente multati va
dai 30 ai 66 anni. I giovani sono così bravi o gli orari in cui questi si
scatenano non sono frequentati dai chi deve controllare?
Le zone in cui si concentrano le
multe sono centrali, in particolare in viale Gramsci. Ma tutti sappiamo che in
tutte, ma proprio tutte, le vie montegranaresi si parcheggia male. Forse è il
caso di controllare anche le strade secondarie.
Non si notano cifre rilevanti per
infrazioni che pure vengono notoriamente commesse. Ad esempio l’articolo 155
non figura tra le contravvenzioni eppure di rumori stradali, specie d’estate e
specie da giovani alla guida di ciclomotori ce ne sono eccome.
Insomma: bene la diffusione dei
dati, segno di trasparenza; molto bene che si stia finalmente intensificando il
controllo e la richiesta di disciplina. Ma bisognerebbe allargare l’intervento a tutto il codice della strada.
Luca Craia
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