Francamente abbiamo superato le
nostre aspettative: abbiamo smesso di contare i presenti all’apertura
domenicale della Basilica Imperiale di Santa Croce al Chienti a 500 persone. Un
flusso di gente in costante crescita per i tre appuntamenti con le visite guidate
da Sabina Salusti, più tantissima gente giunta alla spicciolata. Il sito di
Santa Croce preso letteralmente d’assalto da gente giunta da tutte le Marche,
appassionati, esperti, curiosi, amanti delle cose belle. Un successo che
riempie gli organizzatori e soprattutto me, Sabina Salusti e Manfredo Longi
dell’orgoglio di chi sa di aver lasciato il segno, senza falsa modestia.
L’evento, voluto da Arkeo,
Associazione Santa Croce, Piceno Guide, Magia e ideato da Sabina Salusti, oltre
ad essere stato un momento di grande peso culturale sul territorio, serve da
dimostrazione del fatto che il nostro patrimonio culturale, se opportunamente
valorizzato e promosso, costituisce elemento di grande interesse e richiamo ed
è un potenziale volano di un’economia basata sulla cultura e il turismo. Abbiamo
anche dimostrato che, per realizzare un turismo di alto livello sono necessari
impegno e dedizione ma anche un progetto chiaro. Abbiamo infine dimostrato che,
per ottenere risultati, è necessario unire le forze e mettere il potenziale di
ogni singola realtà che fa cultura e turismo in una rete comune sul territorio.
La collaborazione sinergica tra le associazioni Arkeo e Santa Croce ha prodotto
il grande successo di oggi che premia sia l’impegno che la capacità e l’umiltà
di fondere conoscenze e competenze uscendo dal proprio ambito, dimenticando il
campanile e unendo le forze.
Questo sarà senz’altro il punto
di partenza di una collaborazione (che in realtà è già partita da tempo) che
punta a valorizzare e promuovere il nostro territorio e a creare una economia
basata sul turismo di qualità, sulla cultura e sulla storia dei luoghi magici
che abbiamo la fortuna di abitare. Quando poi anche le istituzioni riusciranno
a seguire il nostro esempio e a unirsi a noi in questo progetto allora saremo
davvero sulla buona strada.
Luca Craia
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