Qualcuno si
interroga sulla nazionalità dei piloti dell’autobus caduto, dimenticando o
volutamente sbagliando il termine perché si sa per farsi pubblicità nel bene o
nel male l’importante è che se ne parli.
Qualcuno si reca in Viale Padova a
Milano e viene contestato da una ventina di giovani dei centri sociali al
termine di un sopralluogo in un condominio in zona via Padova a Milano, dove ci
sarebbero numerosi abusivi. "Vattene razzista, merda", gli hanno
urlato per strada. Risalito in auto si è allontanato mostrando il dito medio dal
finestrino ai contestatori che dal marciapiedi continuavano a insultarlo.
A Reggio
Calabria si apprende con orrore che: nonno orco abusava delle due nipotine di 6
anni, e viene fortunatamente arrestato.
Dopo Pirelli ai cinesi, Pininfarina
finisce nel mirino degli indiani. La storica casa del design automobilistico,
dalle cui scrivanie sono nati miti quali le Ferrari 250 Gt, l'Alfa Giulietta
Sport o la Testarossa, sarebbe finita nel mirino del gruppo indiano.
CHOC IN
CAMPANIA Colpo al supermercato: 10 feriti. I rapinatori erano carabinieri.
E l’elenco
ogni giorno ci mostra notizie simili ,si allunga delle nostre incertezze e si
rafforzano le nostre paure e cerchiamo di vivere o di sopravvivere a tutte
queste cose che non vanno e che nostro malgrado attirano l’attenzione e ci
trovano sempre impreparati , stupiti ,delusi , arrabbiati . Ci si rende sempre
più conto di quanto bisogno vi sia di positività, per chi come me cerca di
“scribacchiare qualcosa”accompagnando le parole con il sentire del cuore, si
perché le mie mani scrivono ciò che il mio cuore sente e si interroga su quanto
siamo fragili e disorientati, su quanto ci sarebbe bisogno di ritrovarsi e di
ritrovare l’umanità che non riusciamo a capire dove sia andata persa , dove si
stia recando e soprattutto perché nonostante ve ne sia tanto bisogno non riesca
a ritornare fra noi . Ogni giorno siamo costellati di notizie che mostrano
tutta la pochezza di questi anni che stiamo vivendo pensando forse poco al
fatto che ogni giorno che viviamo non ritorna più e che dovremmo essere noi per
primi a prendere atto di questa cosa. Non dobbiamo avere paura di sottolineare
le cose che non vanno , di gridare il nostro sdegno, di far sentire la nostra
voce perché tacendo ci rendiamo solo anime in balia degli eventi che poi sono
gli eventi che non vorremmo mai accadessero e che eravamo abituati a leggere
come fatti lontani da noi ,dalle nostre esistenze. Mi chiedo spesso dove
stiamo andando , dove questi disegni prestabiliti ci stiano conducendo, perché
invece di prendere le diversità come spunto per migliorarsi si viene invitati a
costruire castelli di ideologie" farlocche" che ci allontanano gli
uni dagli altri facendoci dimenticare che il colore del sangue che scorre nelle
vene di tutti noi è per tutti uguale. Mi fa davvero spavento un mondo dove
tutti gli atti errati commessi da personaggi titolati tendono a passare in sordina
ed a dare prestigio a chi li compie ,un mondo che si identifica sempre più con
il furbo rubare ed imbrogliare ,un mondo dove non vi sia più il minimo rispetto
per la vita, per i più deboli ,deboli che vengono creati da un sistema che gli
ruba la dignità rubandogli spesso il lavoro , un mondo che spinge alla
disperazione , al suicidio quasi come se le vite altrui fossero vuoti a
perdere, un problema in meno di cui doversi fare carico e spesso sono proprio
le vite più deboli che fanno questo favore a questo stato di cose privandosi
della vita ed aiutandoli inconsciamente a proseguire questo massacro. Si sta
perdendo il rispetto per i bimbi e per le loro infanzie violate da chi
frustrato nella vita non trova nulla di meglio da fare che punire con i suoi abusi
i suoi stessi nipoti ,le creature che dovrebbe amare perché racchiudono la
speranza del futuro e la continuazione della propria famiglia. Le grandi
aziende i nostri fiori all’occhiello noti in tutto il mondo per le loro
produzioni stanno sparendo lasciando dietro se onde di disperazione, di cemento
che si snoda sulle strade abbandonato quasi a ricordare i corpi di grandi
balene arenate che annaspano e non riescono a ritrovare la rotta oppure non la
vogliono ritrovare perché fa più comodo investire altrove dimenticandosi di chi
con il suo lavoro le ha rese colossi . E poi ci sono le persone semplici,
quelle che leggono e si informano, quelle che si scontrano tutti i giorni con
notizie che non rallegrano le giornate ma pesano come macigni , ci sono le persone
che stanno faticosamente andando avanti, ci sono le persone che riescono a
cogliere ancora la bellezza dei primi fiori che si dischiudono in queste città
troppo grandi e vanno a colorare quei pochi spazi verdi che campeggiano ancora
come piccoli fazzoletti di prato fra tetti e scarichi di auto maleodoranti. Ci
sono le persone che ricordano che la data di oggi corrisponde alla nascita di
una grande persona PALMIRO TOGLIATTI 26 marzo 1893 - 21 agosto 1964 il quale
diceva:
"Veniamo
da molto lontano e andiamo molto lontano! Senza dubbio! Il nostro obiettivo è
la creazione nel nostro Paese di una società di liberi e di eguali, nella quale
non ci sia sfruttamento da parte di uomini su altri uomini." E ancora una
volta affermazioni in qualche modo datate ci trovano nonostante siano trascorsi
anni a richiedere solo la giusta umanità che ci può salvare se non ci facciamo
irretire. A volte è strana la vita, sembra quasi di diventare scontati e
ripetitivi ,forse anche banali nel riproporre argomenti e domande che non hanno
una soluzione eppure basterebbe davvero così poco per dare ascolto a ciò che
certamente migliorerebbe la vita di tutti noi , forse non vogliamo vedere,
forse abbiamo paura di darci da fare, forse abbiamo perso la speranza , forse
gli accadimenti che ci circondano ci privano della voglia di reagire, ci
portano a dubitare di tutti e di tutto e questo è il sistema sbagliato poiché
quando ci afferra la paura ci stringe forte a se e non ci da la forza di
reagire ,non dobbiamo farci prendere dalla paura e dallo sconforto, dobbiamo
averne rispetto, osservarla ma dobbiamo avere sempre un’ultima carta da giocare
,un asso da calare per la partita della vita.
Anna Lisa Minutillo
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