Ieri un lettore dell’Ape mi segnalava su Facebook che il laghetto del
Chienti anche noto come “Parco Fluviale”, luogo dove, gli scorsi anni, i
Montegranaresi erano usi a ritrovarsi nelle giornate della bella stagione, presenta
attualmente qualche problema. Ecco il testo della segnalazione: “Ciao oggi pomeriggio visto il clima
gradevole ho deciso di andare a fare 4 passi al lago del Torrione visto che
negli anni passati era diventata ormai prassi comune. Ma con grande stupore o
appurato che è stato chiuso con reti e lucchetti ai cancelli. Ovviamente chiuso
all'italiana, perche passando da un sentiero verso il fiume si entra senza
scavalcare nulla. Ovviamente all'interno l'abbandono sta prendendo il
sopravvento visto che le erbacce arrivano al ginocchio. Il tutto credo si debba
alla nuova giunta comunale dato che negli anni passati la manutenzione era
continua e il luogo era frequentato da tanti, famiglie, ragazzi e pescatori”.
Così stamattina sono andato a verificare di persona e quello che ho
visto non mi è parso così drammatico: il luogo è bellissimo, con i riflessi del
paesaggio nell’acqua che sono davvero magici. Però è chiuso e non fruibile,
anche se, come dice il nostro lettore, facendo un giro intorno al rudere di un
capanno, si riesce a entrare senza problemi. All’interno non troviamo una
situazione di degrado ma soltanto la natura che si riprende quel che è suo, una
volta che l’uomo ha smesso di occuparsene.
Ho anche trovato una cinquantina di persone dedite a fare un picnic,
gente probabilmente entrata come sono entrato io. Del resto è chiuso ma non ci
sono divieti, per cui, se si trova un modo per passare senza scavalcare nulla
non si fa nulla di male.
È un peccato che ancora non si sia provveduto a rendere il luogo
fruibile: la bella stagione sta cominciando (oggi ci sono 20°) e la gente
comincia a recarsi dove è abituata ad andare e questo posto è sempre stato meta
di passeggiate e giornate all’aria aperta. Auguriamoci, quindi, che il Comune
provveda quanto prima a tagliare l’erba e a riaprire i cancelli, restituendo
questo posto magnifico ai cittadini.
Luca Craia
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