Quello che preoccupa, invece, a parte la mancanza di manutenzione del
Parco Fluviale e la sua chiusura al pubblico, è lo stato di deterioramento
progressivo del Torrione, il mulino fortificato, antico manufatto databile
intorno all’anno 1000, acquistato dall’amministrazione Basso per, se ben
ricordo, circa 800.000.000 di lire per realizzarci una sorta di fattoria
didattica il cui progetto fu, però, accantonato. Da allora il Torrione è
rimasto all’abbandono, si sta gradualmente sgretolando ed è difficile pensare
al reperimento di fondi indispensabili per la sua riqualificazione. Eppure il
luogo è fantastico e immaginare un suo utilizzo culturale e ricettivo è
possibile. L’amministrazione Gismondi non ci ha mai pensato. Quella attuale
sembra in tutt’altre faccende affaccendata. Chissà che, con lo sportello
europeo, non venga loro qualche idea per reperire soldi da destinare all’utilizzo
di questo preziosissimo bene, testimonianza della nostra storia?
Luca Craia
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