Ho appreso solo ora della scomparsa di Galliano Pesci, e la notizia è
stata per me estremamente dolorosa. Avevo incontrato Galliano pochi mesi fa
proprio sotto casa e, come facevamo di solito, avevamo discorso di politica
locale e, come ogni volta, ho avuto modo di apprezzare la lucidità con cui
riusciva ad analizzare la situazione. Galliano è stato un amico di famiglia,
compagno di uscite dei miei genitori. Ma, soprattutto, per me è stato una sorta
di maestro politico quando, ormai ventinove anni fa, entrai nel suo partito,
quel PRI di cui oggi ci sarebbe molto bisogno, per diventarne poi, anche grazie
al suo appoggio e ai suoi consigli, segretario politico cittadino a soli
ventidue anni, il più giovane di Italia.
Con Galliano se ne va un pezzo di storia di Montegranaro. Una storia
soprattutto politica fatta di passione e onestà. Possiamo forse dire che
Galliano Pesci era l’ultimo rappresentante di quella scuola politica fatta di
uomini capaci di mettere il bene pubblico davanti a quello personale, l’interesse
collettivo a quello del singolo. Consigliere Comunale per anni, fine
conoscitore dei meccanismi politici montegranaresi, abile stratega, fu capace
di farsi da parte ed uscire dalla scena con grande dignità solo a causa piccoli
problemi di natura economica legati alla sua attività. Un uomo che ha potuto
camminare tutta la vita a testa alta per la sua onestà e integrità.
Galliano Pesci era fuori dalla politica attiva da anni, ma forse
ancora rappresentava per qualcuno un esempio da seguire. Per questo lascerà un
grande vuoto tra chi ha avuto la fortuna di conoscerlo e di imparare da lui. MI
piace pensarlo di nuovo insieme alla sua Antonietta, amata sempre e mai
dimenticata, finalmente riuniti dopo aver combattuto insieme tutta la vita
anche per mantenere saldamente fede ai loro principi.
Luca Craia
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