È palese e manifesta la volontà dell’amministrazione Mancini di
mettere mano all’associazionismo montegranarese, controllarlo, utilizzarlo ai
propri fini e, quando non si riesce ad attuare tutto questo, cercare di annientarlo.
Lo so, l’ho provato sulla mia pelle (fortunatamente con scarso successo da
parte di chi provava) e lo vedo quotidianamente nel modo in cui tutto questo
viene gestito. Eppure Montegranaro ha una grande ricchezza nell’associazionismo,
che spesso sopperisce alle mancanze delle istituzioni soprattutto per quanto
riguarda la cultura e la promozione del territorio. Un’amministrazione attenta
e sensibile dovrebbe favorire l’opera dei tanti sodalizi esistenti anche e
soprattutto in questo periodo così difficile da un punto di vista economico,
dove le risorse scarseggiano soprattutto per la cultura. E invece,
gradualmente, pezzo pezzo, lo si sta distruggendo.
Il fatto è noto e ne abbiamo già parlato ma ci sono novità. Per
Veregra Street si era deciso di far pagare una quota piuttosto pesante alle
associazioni che avessero voluto aprire locande e cucinare per il pubblico. A
questa decisione quasi tutti i sodalizi avevano risposto picche, decidendo di
non aprire le locande. Ecco la novità: le associazioni sono state contattate
separatamente proponendo sconti sulla quota da pagare. Questo ha causato in
molti casi la revisione delle decisioni prese per cui diverse associazioni
hanno deciso di partecipare al Festival.
Qual è il problema? Queste decisioni hanno generato forti attriti all’interno
dei direttivi. Si parla di vere e proprie spaccature. Inoltre si è rotta, anche
se parzialmente, l’unità delle associazioni (almeno della maggior parte) che
finalmente pareva raggiunta, almeno sulle decisioni di rilievo. Probabilmente l’Amministrazione
Mancini vede in questo una vittoria, In realtà si tratta di un danno enorme che
tutta Montegranaro pagherà in termini di azioni a favore della città,
iniziative, promozione. Non so se ci sia una precisa volontà di distruggere per
poi ricostruire o se soltanto si procede a tentoni incapaci di vedere poco
distante dal naso e di capire quali conseguenze le azioni che si compiono
possano comportare. Di fatto si stanno causando danni enormi alla vita
culturale della città, danni forse insanabili. È necessario che qualcuno faccia
capire a chi ci governa che non può ragionare col principio del “dopo di me il
nulla”. L’opposizione si faccia carico di questo. La cittadinanza si svegli. Le
associazioni non si facciano manipolare.
Luca Craia
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