venerdì 19 giugno 2015

Il cancro del cipresso sta uccidendo il viale del cimitero



L’amico Massimo De Luce segnala la situazione dei cipressi del bel viale del nostro cimitero. Le piante sembra siano state colpite da un fungo che causa una malattia tipica di questo tipo di conifera chiamata “cancro del cipresso” anche se, per esserne certi, sarà necessario farle visionare da un esperto. Se si trattasse di questo staremmo parlando di un’infestazione piuttosto seria che va combattuta tempestivamente anche perché, a quanto pare, la forma migliore di cura è la prevenzione che, in questo caso, non è più possibile. Per cui occorre che si prendano immediati provvedimenti prima che perdiamo anche questo pezzo di verde che, oltre a essere importante da un punto di vista sia naturalistico che urbanistico, è anche un pezzo della storia del nostro paese.
Di seguito incollo alcune informazioni che ho reperito il rete circa questa malattia.

Il cancro del cipresso è una malattia causata da un fungo, il Seiridium cardinale, e colpisce diverse specie di cipresso; la presenza di questa malattia è stata appurata per la prima volta nel 1928 in Nord America e da allora si è diffusa anche in Nuova Zelanda e anche in Europa. In Italia è giunta nel 1951 in Toscana, ma oggi è diffusa in tutto il Paese e provoca ingenti danni.
Accorgersi se un cipresso ha contratto questa malattia è abbastanza semplice: innanzi tutto la pianta ingiallisce, poi i rametti si arrossano fino a disseccarsi; questo fenomeno si manifesta gradualmente in tutta la pianta e può avvenire dall’esterno all’interno e dall’alto verso il basso.
Sui rami colpiti, soprattutto alla base, si nota la fuoriuscita della resina e il legno appare di colore più bruno rispetto a quello delle parti non colpite dal fungo. Con l’aggravarsi dell’infezione, la presenza del cancro del cipresso si nota anche a livello della corteccia, nella quale si presentano spaccature e cavità.
Il fungo che provoca il cancro del cipresso si propaga con il vento, le piogge, la resina e altre piante infette; il fungo riesce a penetrare all’interno della pianta servendosi di eventuali lesioni o attraverso altri insetti o, ancora, tramite le ferite provocate dalla potatura.
I periodi più favorevoli per la diffusione del fungo sono l’autunno e la primavera, in quanto su sviluppa meglio in presenza di un’elevata umidità ambientale; anche i Coleotteri presenti nella pianta possono fungere da vettori accidentali della diffusione del fungo.
Per combattere il fungo del cipresso bisogna ricorrere soprattutto alla prevenzione, facendo attenzione a non comprare piante potenzialmente infette ed eliminando le parti della pianta colpita dal fungo; è bene trattare i tagli dovuti dalle potature con appositi prodotti e disinfettare gli attrezzi usati per quest’operazione. Sono utili anche dei trattamenti a base di sale di rame o contenenti benzimidazolici, due sostanze che, in caso di particolare gravità dell’attacco, possono essere miscelate insieme. (http://www.pollicegreen.com/cancro-del-cipresso/10362/)

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