È il quarto punto all’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale,
convocato in prima battura per giovedì prossimo e in seconda per sabato, l’ennesima
variante al Piano Regolatore a cui l’amministrazione Mancini deve mettere mano.
Si tratta della richiesta di un’unità produttiva, intenzionata ad ampliare lo
stabile, di edificare sull’area verde spostando quest’ultima sull’area
edificabile. Le ragioni sono che, in questo modo, i costi di intervento si
ridurrebbero sensibilmente. A quanto si
sa la variante avrebbe ottenuto il placet dell’Ufficio Tecnico e, quindi, pare
sia volontà della maggioranza di approvarla. Ma c’è qualcosa che stride.
In effetti non si capisce, almeno per uno che osserva dall’esterno,
come mai questa abbia il favore dell’Amministrazione Comunale mentre la variante
della lottizzazione Bisacci, che tanti problemi sta portando a livello legale,
sia stata bocciata. Così, a occhio, a situazione è molto simile. Come mai la
variante Bisacci era contraria alla politica di questa Giunta mentre quest’ultima
no? E non si era detto e ripetuto che questa amministrazione non avrebbe consentito
più varianti al PRG? Solo che, in un solo anno, ne ha approvata una, è in
procinto di approvarne un’altra mentre ne ha bocciata una terza non difforme
dalle altre due. Strano.
La cosa non dovrebbe essere sfuggita a Eros Marilungo, Consigliere di
maggioranza eletto nelle liste di Sel che già si era astenuto sulla votazione
relativa alla variante Bisacci perché non vedeva il motivo della bocciatura
quando, poco prima, si era approvata una variante analoga. All’epoca la cosa
fece discutere perché Marilungo non spiegò in Consiglio la sua posizione ma lo
fece dopo, in maniera anche chiara e ragionando da tecnico. Va detto che Eros
Marilungo è, appunto, l’unico vero tecnico che siede in Consiglio Comunale e
forse in materia ha qualche competenza in più degli altri. Credo, quindi, che
ci sarà battaglia, almeno se l’esponente di Sel vorrà dimostrare coerenza con
le scelte fatte in precedenza. Oltretutto qualche mal di pancia pare di
registrarlo nelle fine della sinistra montegranarese, finora piuttosto bistrattata
dalla maggioranza di cui fa parte che pare abbia costituito un direttorio di
cinque persone che decide tutto e gli altri, compreso il Presidente del
Consiglio, si devono adeguare. Seguiremo attentamente.
Luca Craia
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