Il peggior comportamento
dell’amministrazione Mancini non è legato alla qualità amministrativa che pure,
in certi casi, manca. Non è nemmeno collegato alle tante promessa fatte e
disattese, alla mancanza di collegamento con la gente e, quindi, coi problemi
reali del paese. Non ha nemmeno a che fare con una certa arroganza e
presunzione, a quella puzzetta sotto il naso di chi pensa di avere la verità in
tasca ma poi, alla prova dei fatti, questa verità non l’ha neanche vista
passare. E non è nemmeno insita nelle continue mancanze di rispetto verso i
cittadini di taluni esponenti anche di spicco che, imperversando sui social
network, assumono comportamenti degni del peggior troll informatico. Forse ha a che fare, ma neanche tanto, con il
fatto di governare rappresentando una minoranza degli elettori e, quindi,
costantemente soggetti ad una maggioranza di cittadini fortemente critica.
Il problema principale, però, che
questa amministrazione vive è dovuto alla mancanza di democrazia interna. È
riscontrato continuamente il fatto che le decisioni vengano prese a porte
chiuse e da parte di tre elementi specifici di cui uno ci deve stare per forza
in quanto sindaco, e gli altri due fanno e disfano in nome e per conto di una
maggioranza che non partecipa e che è esclusa sostanzialmente da ogni scelta.
Il Sindaco non sembra essere molto incisivo, l’assessore Perugini è molto preso
dal lavoro da svolgere in Provincia e, conseguenza, a Montegranaro le scelte
politiche le fa Ubaldi, il vicesindaco, con buona pace del resto della
maggioranza, compresi Sel e Presidente del Consiglio che si trovano spessissimo
a discutere in Consiglio questioni delle quali poco o nulla hanno saputo
(ultima la nomina di Gaudenzi al CDA della farmacia).
La conseguenza è sotto gli occhi
di tutti: un paese amministrato in maniera raffazzonata, con un’ordinaria
manutenzione inesistente, con scelte politiche a dir poco discutibili e
frequenti imbarazzi in Consiglio. Intanto il maggior partito della
“maggioranza”, il Pd, abdica a favore di un’organizzazione di destra, mentre la
sinistra vera di Sel subisce in silenzio ogni tipo di insulto politico da parte
degli alleati. Il gruppo di Ubaldi ha occupato mezzo Consiglio Comunale e
dintorni, detta le condizioni e indica le politiche dell’amministrazione
nonostante la componente più forte sia il Pd. Ma questo Pd è sostanzialmente
senza una guida, senza una segreteria e senza, a quanto pare, una base. Ubaldi
si rafforza in maggioranza giorno dopo giorno ma, mi pare, perde consensi nello
stesso tempo e li fa perdere anche ai suoi alleati. Intanto Montegranaro
attende ormai da oltre un anno di ripartire. Diciamo che, probabilmente, chi ha
votato questa coalizione si poteva aspettare di più.
Luca Craia
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