Come nelle previsioni, il nostro assessore ai lavori pubblici, nonché vicepresidente
della Provincia di Fermo, Aronne Perugini, sta salendo allo scranno più alto
della provincia dopo l’elezione in Regione dell’attuale Presidente, Fabrizio
Cesetti. Era nei piani del suo partito ed era in motivo di tanto altrimenti
inspiegabile accanimento durante la campagna elettorale (e il giorno stesso del
voto) da parte dell’amministrazione comunale nostrana, scesa in campo con tutta
l’artiglieria pesante, con tanto di irrituali prese di posizione del Sindaco e
del Vicesindaco, contro Gismondi ma, in realtà, pro Perugini.
Sapevamo tutti, quindi, che Perugini sarebbe diventato Presidente in
caso di vittoria di Cesetti. Quello che non sapevamo è che avrebbe mantenuto
anche le deleghe di assessore a Montegranaro. Ora, se è vero che si potrebbe
sollevare la questione di compatibilità tra le cariche, è anche vero che queste
valutazioni di ordine legale saranno senz’altro state fatte sia da Perugini,
che è avvocato, sia dal suo gruppo politico. Credo quindi che sia puro
esercizio accademico: a livello legale nessuno potrà impedire a Perugini di
mantenere entrambi gli incarichi, tanto più che già ne aveva due e nessuno ebbe
nulla da obiettare, o quasi.
La valutazione che, invece, vorrei fare è relativa all’opportunità
della questione. Come può un essere umano riuscire a svolgere bene entrambi i
compiti? Già l’assessorato ai lavori pubblici di un Comune complesso come
Montegranaro, pieno di problematiche pesanti che vanno dal dissesto
idrogeologico alla viabilità passando per il degrado urbano, mi pare parecchio
impegnativo tanto che, per svolgere adeguatamente il proprio compito, si
dovrebbe fare l’assessore a tempo pieno. E non possiamo certo pensare che
amministrare la Provincia di Fermo sia cosa da poter fare nei ritagli di tempo,
anche con le poche competenze rimaste a carico dell’Ente. Ritengo che una persona
che prende seriamente il ruolo assegnatogli dall’elettorato (nel caso del
Comune) e dai propri amici di partito (nel caso della Provincia), e che,
comunque, provi rispetto per i cittadini che amministra, dovrebbe fare una
scelta: o l’una o l’altra carica. Si svolga un ruolo solo, lo si faccia con
tutto l’impegno possibile, e si lasci ad altri la possibilità di fare
altrettanto con l’altro incarico. Credo sia una questione di serietà, oltre che
di opportunità.
Luca Craia
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