Viste le
ripetute segnalazioni riguardo l’obbrobrio compiuto a Porta Romana e visto che
le stesse sono state tranquillamente ignorate da chi di dovere, Arkeo ha deciso
di segnalare la questione alla Soprintendenza ai Beni Ambientali e
Architettonici delle Marche. Questo è il testo della missiva:
A
Montegranaro esiste vasta traccia dell’antica Porta Romana, i cui resti sono
databili al periodo rinascimentale e consistono in una porzione dell’antica
porta meridionale che, nel tempo, ha assunto l’aspetto di una piccola casa
sotto la quale ancora insiste l’arcata di ingresso della porta castellana. Tali
resti sono stati recentemente restaurati con un intervento conservativo e
possono essere annoverati tra i luoghi di interesse storico e architettonico
del paese.
Recentissimamente il Comune di
Montegranaro, avendo la necessità di illuminare la parte retrostante con un
faro, ha fatto passare il cavo di alimentazione di quest’ultimo per mezzo di
una canalina in rame posta molto in vista al centro della costruzione, creando
un effetto estetico molto discutibile e, a nostro avviso, poco rispettoso
dell’architettura e della storicità del bene.
Inoltre la vecchia porta in
legno è stata sostituita con un uscio in ferro, per di più arrugginito, con
saldature a vista e assolutamente non integrato con il resto del complesso.
Pertanto siamo, con la presente,
a richiedere che si prenda in esame la situazione, anche con l’ausilio
dell’allegata documentazione fotografica, e che, qualora si ravvisasse che tali
interventi non siano rispettosi del valore del sito, si prendano gli opportuni
provvedimenti.
Ora si spera
che l’ente preposto al controllo e alla salvaguardia del nostro patrimonio
culturale riesca a mettere rimedio a questa situazione incredibile.
Luca Craia
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