La corale Crypta Canonicorum
di Grottazzolina, diretta da Emiliano Finucci, nasce nel 1993 e
subito si distingue per la qualità dell’esecuzione legata strettamente ad una
attenta ricerca musicologica e storica all’interno dei repertori di musica
antica. È nota a livello internazionale come una delle migliori realtà per
quanto riguarda il canto gregoriano e la
polifonia primitiva. Quale migliore cornice per queste sonorità rare e
preziose se non le mura della “cripta” di Sant’Ugo?
In realtà l’idea venne qualche tempo fa alla presidentessa del
sodalizio musicale, Annalia Valentini,
che me ne parlò con entusiasmo, entusiasmo che non poté non trasmettersi in me
e nei soci di Arkeo tanto da
organizzare col massimo trasporto questo evento che si concretizzerà venerdì 17 luglio. Quando caleranno le
prime ombre della sera (ore 21,30) Sant’Ugo aprirà le sue porte alla musica
antica e ai suoi estimatori con un concerto di grande valore culturale oltre
che piacevolissimo: Ut queant laxis.
È un ulteriore tassello del grande impegno che la nostra associazione
sta spendendo per la valorizzazione turistica e culturale di Montegranaro,
puntando a eventi e, di conseguenza, a un pubblico elevato che cerca cose
preziose. Quest’anno stiamo organizzando manifestazioni
culturali con cadenza almeno mensile senza mai gravare economicamente sulla
collettività. Siamo convinti, infatti, che la valorizzazione del nostro
territorio vada fatta attraverso la promozione delle sue cose più alte e
diretta verso un pubblico attento e sensibile, al quale si possono poi proporre
anche offerte più leggere, ma la cui attenzione va catturata con proposte di livello alto. Lo stiamo
facendo promuovendo i nostri tesori storici e proponendo eventi come questo.
Siamo certi che l’impegno e la costanza alla fine ci premieranno.
Luca Craia
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