Ricevo e pubblico integralmente il seguente comunicato del gruppo consiliare di Viviamo Montegranaro:
Quando non si hanno idee in testa e si vuole fare una boutade sui
quotidiani, tanto per essere presenti, come è accaduto per l’assessore Beverati
sul Veregra Street, si corre il rischio di uscirne con proposte mediocri e
senza senso logico.
Intanto partiamo dal presupposto che la manifestazione degli artisti
di strada veregrense è oramai diventata un patrimonio di livello internazionale
in primis per Montegranaro e successivamente anche per la provincia di Fermo e
la regione Marche, da difendere con mani e piedi se necessario, e se non basta
anche con i denti.
Dire che la manifestazione costa troppo e quindi proporre il solito
festival della manualità equivale a dire “distruggiamo quello che già esiste e
rimpiazziamolo con qualcosa che ha valore per Montegranaro (la scarpa fatta a
mano) ma che messa giù così non ha nessun senso.
Bisognerebbe quindi prima azionare il cervello e poi analizzare
seriamente cosa va migliorato. A nostro avviso è futile la scusa di non trovare
soldi per pagare gli straordinari dei dipendenti quando si spendono oltre 2.500
euro per un giornalino di partito a spese dei cittadini (nei vecchi giornalini
c’era spazio per tutti i gruppi consiliari), quando si spende oltre oltre 600
euro per una conferenza stampa di fine anno o quando si danno contributi a
pioggia solo agli amici degli amici.
In questa 17° edizione del Festival è mancata la parte politica che
doveva collaborare con un bravo ed indispensabile direttore artistico quale è
Peppe Nuciari, ma che a nostro avviso non è ne sindaco ne assessore e che
spesso si trova a fare da parafulmine per scelte fatte dalla politica, la quale
si sottrae sistematicamente alle responsabilità di tali scelte (vedi rapporto
con le associazioni culturali).
E’ mancata una giunta che riportasse sul tavolo la centralità delle
associazioni culturali all’interno del Veregra Street, senza le quali la
manifestazione diventa come una bella donna truccata anche bene, ma senza un
cuore e senza un’anima. Non si chiedono soldi alle associazioni che lavorano
tutto l’anno per la collettività, per poi spargere contributi solo a qualche
altra associazione amica che ha operato solo per una settimana all’interno
dell’ex-ospedale. Questa si chiama “marchetta politica”.
E’ mancata una giunta che ha detto di aver sentito i commercianti ma
che purtroppo non li ha ascoltati, dimenticando che sono gli stessi che pagano
le tasse, ogni anno sempre più pesanti, e che quella del veregra potrebbe
essere per loro una settimana centrale a livello di incassi, più del Natale.
Invece si ritrovano tutti i pomeriggi, per 10 giorni, il centro storico chiuso
al traffico.
Siamo quindi convinti che il Veregra Street non solo vada mantenuto,
ma vada anche potenziato, magari aiutando il direttore artistico nella gestione
delle vecchie risorse e soprattutto nell’approvvigionamento di nuove entrate,
sicuramente extracomunali, come è accaduto con i fondi europei durante la
giunta Gismondi.
Ci piacerebbe rivedere nel 2016 un Veregra Street sicuramente con
spettacoli di elevato livello, ma anche quei piccoli artisti com’era nelle
prime edizioni ad ogni angolo del paese, tutte le associazioni che collaborano,
i commercianti felici perché valorizzati e magari qualche cavolata in meno sui
quotidiani, sia per le esternazioni della giunta e sia per i dati delle
presenze avute al Veregra Street, paragonato al primo stadio europeo, il Camp
Nou di Barcellona che contiene 99.354 spettatori.
I CONSIGLIERI DI
VIVIAMO MONTEGRANARO:
Mauro Lucentini,
Gastone Gismondi e Anna Lina Zincarini
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