giovedì 9 luglio 2015

Le storie di Monte Franoso - Il dirigente appiedato



A Monte Franoso capitò che a un dirigente molto importante del Comune si ruppe la macchina. Allora il dirigente chiese al Sindaco di Monte Franoso come poteva fare ad arrivare a lavoro tutti i giorni puntualmente non avendo un mezzo per giungere a Monte Franoso. Il Sindaco dapprima provò a spiegare al dirigente che il problema della macchina non era di competenza del Comune di Monte Franoso e che, normalmente, se un dipendente ha la macchina rotta trova da solo una soluzione. Vista però l’insistenza del dirigente, che ricordò al Sindaco alcuni buoni motivi per i quali sarebbe stato opportuno venirgli incontro, il Sindaco decise di aiutare il suo dirigente in difficoltà mettendogli a disposizione un dipendente comunale che, tutti i giorni e con la macchina del Comune, lasciava ogni altra mansione e se ne andava a prendere il dirigente appiedato.
Allo scopo di non impegnare troppo il dipendente incaricato dei trasporti, allo stesso dirigente fu concesso di pranzare ogni giorno alla mensa della scuola, dove normalmente i dipendenti erano autorizzati a pranzare solo nei giorni di rientro pomeridiano, cibandosi di quanto la mensa aveva preparato normalmente. Il dirigente, però, teneva particolarmente alla linea e chiese al Sindaco di Monte Franoso che alla mensa del Comune si preparassero delle pietanze dietetiche appositamente per lui. Il Sindaco provò a far capire al dirigente che forse stava chiedendo un po’ troppo ma il dirigente ricordò al Sindaco alcuni buoni motivi per i quali sarebbe stato opportuno accontentarlo e il Sindaco di Monte Franoso lo accontentò.
Gli altri dirigenti del Comune di Monte Franoso, saputo del trattamento piuttosto speciale riservato al loro illustre collega, andarono da Sindaco e chiesero perché a loro non fossero riservati privilegi uguali e analoghi. Il Sindaco provò a spiegare che il dirigente appiedato aveva suggerito alcuni validi motivi per essere accontentato ma, resosi conto che, forse, sarebbe stato inopportuno raccontare in giro questi buoni motivi, tacque e dovette accontentare le varie richieste dei suoi dirigenti: uno volle farsi un giro sul cassone dell’Ape Piaggio ogni mattina alle 11 per rinfrescarsi, un altro ottenne una brandina di fianco alla scrivania con materasso refrigerato, un altro ancora chiese che fosse installata nel bagno del suo piano una di quelle tavolette pneumatiche che ti sollevano in automatico le terga dopo aver espletato le funzioni corporali. Tutti vollero mangiare alla mensa ogni giorno con astice e caviale.
Quando poi tutti i dipendenti seppero dei privilegi accordati ai dirigenti e si recarono dal Sindaco a far presente che loro non erano più scemi, il Comune chiuse il portone e venne il Commissario Prefettizio.
Ogni riferimento a fatti e personaggi reali è puramente casuale, ma questa storia è talmente assurda che credo sia impensabile crederla in qualche modo vicina a qualsiasi tipo di realtà. O no?

Luca Craia

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