C’è un vecchio adagio che dice, mi pare, che quando non si può
attaccare il ragionamento si attacca il ragionatore. Prove ce ne sono in
quantità e pure sistemi bizzarri per farlo, ognuno dei quali, però, non da
affatto una bella impressione di chi lo usa. Del resto certi personaggi sono
piuttosto abituati a rispondere alle argomentazioni con attacchi personali,
spesso offensivi, per cui nulla di nuovo sotto il sole. Solo che, stavolta, ci
si poteva aspettare un atteggiamento più accomodante, diplomatico, aperto e
conciliante, anche perché, così facendo, si rischia di perdere un pezzo
cospicuo di maggioranza.
Nei giorni scorsi, dopo il Consiglio Comunale dove Sel ha votato
contro il bilancio, abbiamo assistito alla reazione più che stizzita di Ubaldi,
alla replica precisa di Marilungo, alla presa di posizione forte di Viozzi e,
ieri, a una nuova e pesante dichiarazione di Marilungo, il tutto inframezzato
non da risposte precise ma da insulti di varia natura. Oltre alla discesa in
campo (piuttosto inopportuna, politicamente parlando) dei giovani che fanno
riferimento al Vicesindaco, che hanno sostanzialmente sbattuto la porta della
maggioranza in faccia agli “ex” alleati di Sel (salvo poi correggere il tiro e
dire che loro il realtà non decidono niente), è lo stesso Ubaldi a brillare per
interventi non politici ma diretti all’insulto personale. Tutto questo non
depone affatto a favore di ventilate quanto improbabili riconciliazioni.
Un brutto spettacolo al quale, purtroppo, siamo abituati ma che sta
diventando grottesco, con il nostro Vicesindaco che sale in cattedra
correggendo errori grammaticali che sembrano più refusi tollerabili e
accettabili, senza scendere nel merito e nel politico, sbagliando a sua volta,
confondendo accenti con apostrofi. Posto che dalla seconda carica cittadina ci
si aspetterebbe un comportamento istituzionalmente più consono anche quando si
scrive su Facebook (ma ormai ci abbiamo rinunciato), almeno quando si danno
lezioni di ortografia si cerchi di non fare errori più gravi di quelli che si
sta correggendo.
Luca Craia
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