L’ultima volta che ho parlato di tasse sono stato scarnificato dai
tifosi del basket (che hanno letto il titolo ma non l’articolo o che pagano
molto volentieri le tasse, forse anche quelle altrui, chissà) e oggi, a tirare
fuori di nuovo l’argomento, un po’ di timore ce l’ho. Però la cosa è grossa e
va sottolineata. Non avevamo la Tasi,
a Montegranaro. Magari, forse, qualcuno soffriva di questa menomazione, vedeva i comuni vicini che ce l’hanno e ne soffriva.
Così ha pensato bene di mettersi in pari, anzi, magari di superarne qualcuno,
visto che già avevamo le aliquote più
alte sugli altri balzelli.
Però era importante tassare la prima casa della povera gente, specie
in questo momento di crisi, dove qualcuno, magari, dovrà togliersi il pane di bocca per questa nuova imposizione che l’immarcescibile
vicesindaco ci ha spiegato sul giornale. Non
si tassano le seconde case, si badi bene, non si va a prelevare dove magari
c’è più ciccia. Si preleva dalle tasche semivuote del cittadino comune, quello
che si è fatto casa coi sacrifici e ora,
magari, fatica anche a pagare il mutuo perché è in mobilità. È il comportamento
che si dovrebbe aspettare da un’amministrazione
composta per 2/3 da forze politiche di sinistra e per 1/3 dalla sedicente “destra
sociale”. Massima attenzione, quindi, ai bisogni reali delle classi più
deboli che, magari, si sono avanzate una casetta ma che meritano indubbiamente
di pagarci sopra un’ulteriore tassa.
Le bugie si sprecano, ma ci
siamo abituati. Ci avevano promesso niente tasse e ci ritroviamo, dopo poco più
di un anno, con le vecchie tasse aumentate e con alcune nuove da pagare. C’è da
essere soddisfatti. E il nostro onnipresente e onnipotente vicesindaco della
destra sociale, che detta le regole alla maggioranza e ne fa i bilanci, ci
spiega che non si poteva fare altrimenti, che ci sono i debiti fuori bilancio, i tagli e blablablà. Non ci spiega, però,
come mai, poco più di un anno fa, ci raccontava tutta un’altra favola, ben sapendo che c’erano i debiti fuori
bilancio, i tagli e i blablablà. E non ci spiega come mai si aumentino le tasse
sulla prima casa e non sulla seconda e la terza. E non ci spiega come mai elargisce soldi agli amici per
manifestazioni a cui non va nessuno, o come mai se ne va coi colleghi di giunta a Salsomaggiore a sprecare un po’ di
soldi dei contribuenti. O come mai fa un
bando per i rifiuti che, invece di farci risparmiare come promesso, ci fa
pagare di più. E intanto Montegranaro
è ripartita. Sì, ma a marcia indietro.
Luca Craia
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