Per fortuna che l’assessore al turismo punta tutto sulla calzatura.
Affossa il Veregra Street, ne mortifica il direttore tanto che, se rimane a
Montegranaro e non se ne va a organizzare una cosa in concorrenza in lidi più
accoglienti è un miracolo, lancia l’idea geniale del festival della calzatura
per il quale si prevedono flussi di visitatori da tutto il mondo tanto che
toccherà aprire una cinquantina di alberghi e poi…
Villa Luciani, zona di outlet, un’area dove ogni fine settimana
davvero arrivano centinaia di persone da fuori per fare acquisti, viene tenuta
come fosse la savana. Ci manca Simba in mezzo alla strada e ci sono tutti gli
elementi: erbacce alte, arbusti, incuria, sporcizia. L’unica parte che si salva
è a monte di via Alpi, sulla sinistra, dove il proprietario di una fabbrica che
ci si affaccia, a sue spese, fa pulire regolarmente. Per il resto è l’assenza
totale di ogni cura, di ogni senso estetico e pratico. Addirittura alcune voci
dicono che diversi imprenditori della zona stiano valutando l’ipotesi farsi
carico delle spese per tenere in ordine per poi rivalersi sul Comune tramite la
TARI.
E poi il vicesindaco lancia i suoi strali da Facebook contro chi pubblica
foto e si lamenta del degrado in cui è finita Montegranaro. Costoro (mi ci
metto anch’io perché, chissà perché, penso che ce l’abbia un pochino anche con
me), secondo il buon Ubaldi, sarebbero persone che denigrano il paese, che lo
danneggiano. Mentre l’amministratore che lo lascia scivolare nel degrado che
vediamo nelle foto che ho appena pubblicato su Facebook no, quello è un bravo
amministratore. Avevo capito che si
voleva fare turismo con le scarpe, ma qui pare che lo si voglia fare coi
safari. Mancano i leoni ma, intanto, in piazza Mazzini si ruggisce.
Luca Craia
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