Con il pensionamento della storica Dirigente Scolastica
montegranarese, Annalena Matricardi, si propone un caso piuttosto rappresentativo
di come funzionino le cose nei microcosmi delle realtà locali e, di
conseguenza, nel macrocosmo Italia. Il caso evidenzia un immotivato spreco di
denaro e di professionalità a discapito, probabilmente, della qualità del
servizio che si eroga. E, in questo caso, parlando di scuola, parliamo di un
servizio essenziale e fondamentale.
Veniamo al caso: la dottoressa Matricardi, in scadenza di mandato e in
procinto di godersi la meritata pensione, pensa di potere essere utile ancora
per un po’ e, in funzione di quanto sancito dalla legge Madia che stabilisce la
possibilità di “avvalersi
temporaneamente, di personale in quiescenza per trasferire le competenze,
esperienze e la continuità nella direzione degli uffici”, si propone
come reggente per un anno senza stipendio, in modo di poter accompagnare il
cambio di guardia nella maniera più leggera possibile.
La risposta del Dirigente Regionale è stata la classica risposta all’italiana:
non so se si può fare, la legge non è chiara, forse sì, forse no, chieda lumi
al Ministero. Così la nostra ormai ex dirigente si appresta a chiedere,
appunto, lumi al ministero ma, nel mentre, viene ufficializzata la nomina della
nuova Dirigente dell’Isc di Montegranaro. Il Dirigente Regionale non ha atteso
neanche un minuto. Perché?
La nuova Dirigente, al dottoressa Petrelli, presenta un curriculum di
tutto rispetto ed è accompagnata da fama di persona seria e competente, per cui
sono certo che sarà in grado di gestire egregiamente la nostra scuola, ma credo
che l’affiancamento con la dottoressa Matricardi (sia con lei che con un altro
dirigente al quale fosse stato assegnato il ruolo in via definitiva e non
temporanea come nel nostro caso) avrebbe sicuramente portato benefici. Anche la
titolarità per un ulteriore anno lasciata alla Matricardi senza costo alcuno
(ricordo che lo avrebbe fatto senza stipendio, quindi gratis) sarebbe stata
positiva in quanto avrebbe garantito continuità, scongiurato traumi e non
sarebbe costata nulla. Invece si è preferito spendere soldi pubblici e
accorpare la gestione di due grandi istituti nelle mani di una sola persona
che, per quanto capace, avrà comunque limiti di tempo e di impegno. E
soprattutto non credo che lo farà gratis.
A tal proposito ricordo anche che, a suo tempo, lo stesso accorpamento
tra due scuole (quella di Montegranaro e quella di Monte San Pietrangeli) fu
messo fortemente in discussione da esponenti politici montegranaresi perché si
manifestò il dubbio che non fosse possibile gestire bene un Isc così grande.
Ora che la gestione raddoppia, non sento alcuna voce. Come mai? Negli ultimi
tempi ci furono delle divergenze anche forti tra Dirigenza scolastica e Comune,
che mai hanno dato l’impressione di essersi sanate del tutto. Non voglio
pensare a pressioni politiche su decisioni che politiche non dovrebbero essere,
ma immagino che qualcuno, col pensionamento della dottoressa Matricardi, abbia
tirato un sospiro di sollievo.
Luca Craia
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