Il tempio di Bel, a Pamira, distrutto ieri dall'Isis |
È uno scontro tra culture a tutti gli effetti quello che sta mettendo
in atto l’Isis. Stanno attaccando la civiltà occidentale, la nostra civiltà,
col chiaro intento di distruggerla. Questo è dichiarato ed è palese nei fatti.
Poco importa se l’Isis è o non è creatura dell’occidente come qualcuno vuol
fare intendere. I loro intenti non cambiano. La distruzione sistematica delle
vestigia della nostra cultura, la propaganda sanguinaria, l’uccisione di
occidentali come fossero mosche non è una pantomima ad uso e consumo della
politica espansionistica degli USA, è un attacco a tutti gli effetti. Fosse
vera la strumentalizzazione americana dell’Isis sarebbe vero anche il contrario
con i risultati che stiamo vedendo.
Sono molto preoccupato, non solo per la violenza cieca e barbara che
questi selvaggi islamici stanno perpetrando. Sono preoccupato per la reazione,
anzi, per l’assenza di reazione da parte dell’occidente. Non c’è indignazione,
non c’è iniziativa, non c’è volontà di difendersi. L’atteggiamento di additare
a razzista chiunque parli di problema culturale con l’Islam sta annichilendo
ogni forma di difesa razionale della nostra cultura.
L’Islam è antitetico alla nostra civiltà. Noi siamo gli infedeli e
dobbiamo essere annientati. Non esiste Islam moderato, esiste l’Islam
silenzioso, quello che osserva i fatti e gli attacchi all’occidente e non si
dissocia ufficialmente approvandoli ufficiosamente. Non sento una voce dagli
islamici che vivono in occidente, non vedo alcuna iniziativa solidale, non
leggo parole di condanna per gli attacchi che l’occidente, nel quale essi
vivono, anzi, del quale essi vivono, deve subire.
Mentre gli Islamici dell’Isis tagliano teste e distruggono i nostri
tesori noi siamo impegnati a difendere posizioni di principio antiche e
superate dai fatti, posizioni della vecchia sinistra più accademiche che
realistiche. Non c’è dibattito culturale su cosa fare e come difendersi perché ogni
forma di dibattito è annichilita da posizioni intransigenti e radicali. Intanto
milizie musulmane distruggono Palmira e minacciano Roma. Ci arriveranno, a
Roma, se non ci svegliamo.
Luca Craia
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