Foto "Corriere Adriatico!" |
Sono molto preoccupato per i giardini di viale Gramsci. Non è la prima
volta che lo scrivo e non sarà l’ultima, e torno sull’argomento l’indomani dell’inaugurazione
di un’opera sulla cui estetica possiamo disquisire all’infinito tra chi la
gradisce e chi no (io no) ma il punto è un altro: siamo sicuri che l’opera sia
duratura?
L’intera operazione è costata 300.000 Euro, una cifra piuttosto
cospicua se consideriamo il rischio che quanto realizzato non duri. Una cifra,
però, troppo piccola per essere tranquilli, appunto, sulla consistenza dell’intervento.
Infatti, quando il problema dello smottamento della scarpata di viale Gramsci
si presentò in tutta la sua gravità, si parlava di ben altre cifre e di
progetti molto più complessi, che prevedevano palificazioni profonde e
sbancamenti importanti. Non mi pare si sia fatto niente di tutto ciò. Non si è
nemmeno piantumato il crinale per creare quella sorta di sostegno naturale
costituito dalle radici degli alberi. Come fa, allora, la scarpata ad essere in
sicurezza?
Ho girato la domanda ad alcuni amici tecnici, in particolare un
ingegnere e un geologo. Entrambi mi hanno dato la stessa risposta: ci sono grosse
probabilità che non tenga. Spero che si sbaglino ma, secondo loro, esistono
gravi dubbi sulla staticità della scarpata e l’intervento effettuato sembra più
di facciata che di sostanza. Se l’inverno dovesse essere particolarmente
rigido, con nevicate cospicue, il rischio è che tutto precipiti a valle. E con
esso i 300.000 Euro che l’opera è costata. Un po’ caro per farsi una foto a
favore dei giornali.
Luca Craia
Nessun commento:
Posta un commento