In qualità di Presidente del
Consiglio d’Istituto mi sento in dovere di offrire chiarimenti sulla mensa
scolastica, sui locali scolastici e sul ruolo della Scuola e dell’Ente
Comunale. Sono infastidito nel leggere sulla
stampa, insinuazioni circa l'operato della scuola per
garantire il servizio mensa negli anni passati. Specifico che
l’ingegnere, responsabile per la sicurezza lavora da anni nel nostro Istituto e
regolarmente ha sempre eseguito sopralluoghi e redatto verbali facenti parte
del D.V.R. In parte sottoscritto dal personale della scuola (docenti e
personale ata) . Mi sembra strano che solo adesso, dopo anni di rapporti, sia
venuta alla luce la necessità di contingentare la presenza dei nostri figli a
mensa. L'interpretazione di questi concetti porta necessariamente al
contingentamento della presenza dei nostri figli anche nella scuola materna,
datosi che il documento utilizzato per la scuola elementare prevede un netto
ridimensionamento anche per le scuole dell'infanzia. Ciò potrebbe significare che
la maggioranza dei nostri figli alla
scuola materna non potrà usufruire del servizio, per esempio a Santa Maria,
scuola materna si passa dagli attuali 90-100 bambini a soli 40, a San Liborio
solo 32 bambini, materna capoluogo solo 18 bambini. Tutto questo polverone è
frutto di qualche risentimento, di qualche cattiveria, non so non riesco a
capire a chi è servito. Una cosa sola è certa chi ci rimette sono i nostri
figli.
Il problema della mensa è un
altro: è solo un problema di aumento di costi per l’Ente Comunale e secondo me
si tratta di poche migliaia di euro. Il Sindaco in persona dichiarava che
l’Ente locale non poteva sforare l'impegno di spesa iscritto a bilancio .
Nell'ultimo consiglio di istituto alla presenza dei rappresentanti di classe e
dello stesso sindaco si ventilava diverse ipotesi non ultima quella di sondare
quante famiglie avessero avuto improrogabilmente bisogno della mensa.
Finalmente ora è chiaro a tutti che il problema della mensa ricade
esclusivamente nelle competenze del comune, il quale con poche migliaia di euro
avrebbe potuto continuare a garantire il servizio, invece ora con la scusa del
documento valutazione rischi addirittura si etichettano i nostri figli sulla
base dello stato sociale e/o economico dei genitori.
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