sabato 19 settembre 2015

A proposito di mensa. Comunicato di Gastone Gismondi, Presidente del Consiglio di Istituto.



In qualità di Presidente del Consiglio d’Istituto mi sento in dovere di offrire chiarimenti sulla mensa scolastica, sui locali scolastici e sul ruolo della Scuola e dell’Ente Comunale. Sono infastidito nel  leggere sulla stampa, insinuazioni circa l'operato della scuola  per  garantire il servizio mensa negli anni passati. Specifico che l’ingegnere, responsabile per la sicurezza lavora da anni nel nostro Istituto e regolarmente ha sempre eseguito sopralluoghi e redatto verbali facenti parte del D.V.R. In parte sottoscritto dal personale della scuola (docenti e personale ata) . Mi sembra strano che solo adesso, dopo anni di rapporti, sia venuta alla luce la necessità di contingentare la presenza dei nostri figli a mensa. L'interpretazione di questi concetti porta necessariamente al contingentamento della presenza dei nostri figli anche nella scuola materna, datosi che il documento utilizzato per la scuola elementare prevede un netto ridimensionamento anche per le scuole dell'infanzia. Ciò potrebbe significare che la  maggioranza dei nostri figli alla scuola materna non potrà usufruire del servizio, per esempio a Santa Maria, scuola materna si passa dagli attuali 90-100 bambini a soli 40, a San Liborio solo 32 bambini, materna capoluogo solo 18 bambini. Tutto questo polverone è frutto di qualche risentimento, di qualche cattiveria, non so non riesco a capire a chi è servito. Una cosa sola è certa chi ci rimette sono i nostri figli.
Il problema della mensa è un altro: è solo un problema di aumento di costi per l’Ente Comunale e secondo me si tratta di poche migliaia di euro. Il Sindaco in persona dichiarava che l’Ente locale non poteva sforare l'impegno di spesa iscritto a bilancio . Nell'ultimo consiglio di istituto alla presenza dei rappresentanti di classe e dello stesso sindaco si ventilava diverse ipotesi non ultima quella di sondare quante famiglie avessero avuto improrogabilmente bisogno della mensa. Finalmente ora è chiaro a tutti che il problema della mensa ricade esclusivamente nelle competenze del comune, il quale con poche migliaia di euro avrebbe potuto continuare a garantire il servizio, invece ora con la scusa del documento valutazione rischi addirittura si etichettano i nostri figli sulla base dello stato sociale e/o economico dei genitori.

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