La questione mensa è, secondo me, ben più grave di quello che sembri.
Al di là del servizio essenziale non erogato, al di là delle implicazioni
sociali, al di là soprattutto del danno che si fa alla didattica specie
pensando alla scuola materna, dove il momento del pasto è parte integrante dell’insegnamento,
la gravità risiede nell’ennesima bugia.
Perché, vedete, sono abbastanza sicuro che di quello si tratti: il
Comune deve risparmiare qualche migliaio di Euro e lo fa intervenendo sulla
mensa. Sulla scelta politica possiamo discutere all’infinito: si potrebbero
recuperare quei soldi altrove, ne abbiamo elencati tanti, di sprechi, su queste
pagine, tra assunzioni evitabili e investimenti su iniziative fantasma, ma se
la scelta politica dell’amministrazione Mancini prevede di sacrificare la mensa
a favore di altri servizi, il Sindaco se ne dovrebbe assumere la
responsabilità.
Invece questa responsabilità viene scaricata sul tecnico che fa il
sopralluogo (lo stesso che gli anni passati certificava l’idoneità dei locali e
che, quest’anno, guarda la sfiga, non li trova più adeguati) e sulla vecchia
gestione della scuola che pare (o così si vuole sottendere) abbia fatto
mangiare i nostri figli in maniera illegale. In realtà pare evidente che tutto
questo serve a nascondere una scelta politica ben precisa, in linea con le
politiche scolastiche del governo Renzi. Ma camuffare la scelta da necessità e
raccontare l’ennesima bugia ai cittadini è imperdonabile.
Luca Craia
Nessun commento:
Posta un commento