martedì 29 settembre 2015

Un ottimo piano per la sicurezza ma senza Montegranaro.



Mi sembra molto buono, anzi ottimo, il nuovo piano per la sicurezza messo a punto dal Prefetto Pagliuca, coordinando l’azione di Polizia, Carabinieri e Municipale, in modo di ottimizzare gli interventi e, soprattutto, i pattugliamenti che sono il vero deterrente per la criminalità di piccola portata come quella che interessa maggiormente il nostro territorio. Infatti, oltre alla criminalità organizzata che, purtroppo, si sta estendendo anche nella nostra Regione, fino a pochi anni fa oasi felice, esiste una miriade di piccoli atti delinquenziali che mina fortemente la sicurezza. Sono azioni di piccola portata ma non di piccola gravità e per evitarle, a volte, basta la presenza delle forze dell’ordine. Inoltre il coordinamento delle azioni tra i diversi corpi di pubblica sicurezza è cosa ottima, evita accavallamenti e perfeziona l’azione di prevenzione e intervento.
Questo piano, però, non riguarda l’entroterra. È vero che la maggioranza degli eventi criminosi viene commessa lungo la linea costiera, ma è anche vero che i paesi dell’interno sono sempre più oggetto di piccoli atti di delinquenza che stanno diventando sempre più preoccupanti, tanto che il Comune di Montegranaro, di concerto con la stessa Prefettura, ha messo a punto un piano per la sicurezza incentrato sulla presenza di una rete di telecamere sul territorio cittadino. Ma il Comune di Montegranaro non fa parte dell’ultimo piano per la sicurezza, e questo fa pesare.
Fa pensare perché la telecamera in sé, a mio modesto parere, non serve a nulla se non vi è un conseguente intervento tempestivo delle forze dell’ordine. Il delinquente difficilmente è intimorito dall’occhio elettronico e sa come evitare di essere ripreso. Quando poi le immagini di atti criminosi venissero acquisite, c’è da domandarsi quale sia la loro utilità, visto che sarebbe difficile identificare gli autori che, oramai a conoscenza del rischio di essere individuati, prenderebbero le loro contromisure. Se, quindi, non è previsto alcun tipo di intervento contemporaneo all’atto criminale ma soltanto l’acquisizione delle immagini, l’utilità del piano per la sicurezza adottato da Montegranaro sembra davvero minima. Ma, per tutto questo, i comuni cittadini, che girano a volto scoperto, saranno monitorati ventiquattrore su ventiquattro da occhi elettronici. Con buona pace del diritto alla riservatezza.

Luca Craia

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