Che lo schieramento che regge Montegranaro non abbia un buon rapporto
con il mondo delle associazioni è lapalissiano. Dopo aver cercato in tutti i
modi di prenderne il controllo e dopo essere riusciti solo a creare spaccature
tra chi si allinea (pochi ma molto allineati e ben attrezzati, visto che sono
gli unici a trovare spazio sui giornali dove gli altri non riescono ad andare manco se fanno le capriole, tanto per fare un esempio) e chi
rivendica indipendenza e autonomia, ora Sindachessa, vicesindaco & Co., pur
continuando nel tentativo di prendere il controllo della parte più attiva e
propositiva della città, attuano una politica di avversione mai vista prima. È una
logica perversa e inspiegabile, perniciosa e fondamentalmente stupida ma ormai
è palese e toccherà adeguarsi.
Ora, però, ci si mettono anche i Cinquestelle e qui, francamente,
rimango fortissimamente deluso perché, da chi si basa sulla partecipazione popolare,
mi aspettavo un comportamento molto diverso. Prima parlano di associazionismo,
escono sui giornali con dichiarazioni anche condivisibili, puntano a rivedere
le regole e a farne di nuove ma non si preoccupano di incontrare i sodalizi e
sentire il loro parere. Poi, oggi, apprendiamo dal giornale che, secondo la
bozza di regolamento presentata all’ Amministrazione Comunale per la creazione delle
consulte di quartiere, chi partecipa ad associazioni sarebbe tagliato fuori. In
sostanza i membri del direttivo di un’associazione non potrebbero essere eletti
nel “comitato”, ossia all’organi esecutivo della consulta, al pari di chi fa
politica attiva.
Quindi persone che fanno parte della parte migliore della città,
quella più proattiva, più efficiente, che più crea occasioni di crescita non
potrebbero essere elette. L’intento è, forse, di salvaguardare la consulta da
infiltrazioni di personaggi che utilizzano l’associazionismo per altri scopi.
Ce ne sono, lo vediamo in questi giorni con la diatriba sulla consulta delle
associazioni: ci sono soggetti che usano l’associazionismo per fare politica o
per i propri fini personali. Ma sono personaggi noti, che conosciamo tutti, che
sappiamo identificare, e non possiamo equiparare queste “pecore nere” a chi
lavora e si impegna gratuitamente per la collettività e identificare persone preziose
per il paese con due o tre lestofanti.
Del resto ci dovrebbe essere un’assemblea e dovrebbe essere ruolo dell’assemblea
eleggere liberamente i propri rappresentanti in seno al comitato. Confiderei
maggiormente nel buon senso dei cittadini che partecipano in questo modo alla
vita pubblica, piuttosto che effettuare restrizioni del loro potere decisionale
che taglierebbero fuori chi potenzialmente sarebbe preziosissimo per far
funzionare le consulte. Sarà l’assemblea, semmai, a evitare di eleggere
personaggi poco chiari che pure ci sono ma non possono certo impersonare la
stragrande maggioranza di persone che tanto lavorano per il paese senza nulla
avere in cambio e che, in questo modo, vengono ulteriormente mortificate.
L’associazionismo rappresenta la parte migliore di Montegranaro, la
cosa più preziosa che abbiamo in questo momento. L’associazionismo manda avanti
il paese, con il volontariato sociale, sanitario, con la cultura. Aiutatelo,
sostenetelo, fatene tesoro, non mortificatelo.
Luca Craia
Nessun commento:
Posta un commento